Etica nello sport, Fair Play, promozione della cultura sportiva. Cioè (in estrema sintesi), il core business del Panathlon. Valori che da 70 anni vengono affermati attraverso le attività del Service e che il Club La Malpensa ha voluto porre a didascalia della prima edizione del proprio Panathlon Day.
Nata da una brillante intuizione (mutuata da altre esperienze) del Past President Enrico Salomi e subito lucidamente sposata dal Presidente in Chief Massimo Tosi, la kermesse mondano/cultural/sportiva ha concentrato larga parte dei riconoscimenti annuali del club malpensante. Attovagliati martedì sera al Ristorante Villa ReNoir di Cerro Maggiore (con benedizione istituzionale di Lorenzo Radice, sindaco dell’attigua Legnano), i rappresentanti della comunità panathletica (guidati dal Governatore di Area 2 Lombardia Attilio Belloli) hanno potuto anche contare sull’amichevole auditing del Club Alessandria Cittadella del Presidente Peo Pierluigi Luparia.

Quindi, si è detto Fair Play. Principio di correttezza onorato dal maratoneta Danilo Goffi (premiato per la sua opera di pratica e diffusione sportiva) e da Maria Negrisolo, protagonista nell’estate 2018 di un gesto che le è valso (con un paio di anni di ritardo causa pandemia), il Premio Fair Play del Club. Accompagnata dalla Presidente della Federazione Europea (e Vice Presidente Mondiale) di Tchoukball Chiara Volontè, l’atleta azzurra ha ricordato (schernendosi) la sua correzione all’arbitro in occasione dell’errata attribuzione di un punto alla nazionale italiana durante gli Europei disputati a Castellanza. Gesto spontaneo, persino banale. Come tutti quelli dei campioni e modelli di sportività.

Semplicemente, “Il cross più bello del mondo”. Frase della 6 volte vincitrice e 5 volte iridata di corsa campestre Greta Andersen Waitz dedicata alla 5 Mulini, Heritage Plaque della World Athletics e competizione icona del cross mondiale da 89 edizioni. In cui hanno dato sostanza all’ipse dixit di cui sopra califfi assoluti del fondo come Tergat, Kipcoech e Bekele. Il Presidente della storica società organizzatrice US San Vittore Olona 1906 Giuseppe Gallo Stampino è stato insignito della massima onorificenza panathletica, la Fiamma Panathlon. Premio che vuole apporre un ulteriore sigillo di qualità ad una delle riconosciute eccellenze del territorio. La corposa teoria delle premiazioni è stata completata da Ottavio Tognola (giornalista de L’Informazione Online che per tre decenni ha dato copertura mediatica alle conviviali del club).                     

Last but not least, le relazioni (entrambe nell’alveo olimpico) dei testimonial del Panathlon Day Filippo Grassia e Carlo Charly Recalcati. Il giornalista, docente, scrittore (nonché, nello specifico, Presidente del Panathlon Club Milano), si è prodotto un intervento che partendo dallo straordinario dei successi azzurri del 2021 è giunto all’ordinario delle ataviche lacune della politica sportiva italiana. In particolare nell’ambito scolastico e della pratica di base. Il coach dello Scudetto varesino della stella è invece tornato sull’argento di Atene ricordando il percorso di quella nazionale dagli Europei in Svezia del 2003 con l’esclusione di Pozzecco (“Aveva troppo talento per quel gruppo”), poi reintegrato l’anno successivo sino al mantra del post finale con l’Argentina (“Abbiamo vinto l’argento, non perso l’oro”).                       

Sponsor della serata Banca Generali Private del District Manager Guido Stancanelli (accompagnato dai Private Banker Donato Borgonovo e Giacomo Bergamaschi). Perché senza lilleri non si lallera. Da sempre.  

Giovanni Castiglioni

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