Con l’arrivo della bella stagione, alcune società si stanno già muovendo per organizzare i campus estivi. Tra le società che hanno le idee chiare c’è il Ceresium Bisustum che per quest’estate propone ben due camp, il Cerbis Milan Junior Camp e il Cerbis Camp Multisport e Paola Florio, la responsabile del settore giovanile, ci ha raccontato come saranno.
“Il Milan Junior Camp è la novità di quest’anno, realizzato con la collaborazione del Milan.
Si svolgerà a Bisuschio, nell’altro campo dove ci alleniamo, l’ultima settimana di giugno e la prima di luglio. L’attività dei mister del Milan sarà accompagnata e coordinata da istruttori qualificati e, oltre all’attività calcistica, ci saranno altre attività che andranno a completare la giornata. Appena abbiamo aperto le iscrizioni sono arrivate le adesioni e, al momento, vorremmo chiuderle al raggiungimento di 50 bambini”.
Oltre a questa new entry anche quest’anno ci sarà il Camp Multisport (locandina in fondo): “Inizierà il lunedì 14 giugno, subito dopo la fine della scuola e sarà gestito da Francesco Curioni. Anche per questo camp ci sono già delle adesioni e, come l’anno scorso, ci saranno le regole di base previste dai dpcm come il distanziamento, i bambini saranno in gruppi e ognuno di loro rimarrà sempre in quel gruppo durante tutto il camp. Quando faranno attività individuale lo faranno senza mascherina. Avendolo già fatto la scorsa estate, in pieno periodo Covid, sappiamo come fare e, nel caso, rafforzeremo le regole in base all’evenienza”.
Il Cerbis Camp Multisport non sarà solo calcio ma la giornata sarà scandita con altre attività e in collaborazione con altre associazioni come il Cappellaio Matto, Soleil Yoga per far conoscere ai bimbi lo yoga e l’Associazione Area Studio & Movimento per lezioni di pilates. Ma, come annunciato sulla pagina Facebook, ci saranno altre novità in arrivo per i ragazzi del Ceresium.
“Visto che siamo in zona arancione, riprendiamo l’attività – conclude Paola – e la cosa che più si nota è la voglia dei bambini di iniziare, ne hanno bisogno”.
Roberta Sgarriglia
