Sotto un caldo sole ancora estivo e con una sessantina di persone sugli spalti tra cui anche l’assessore malnatese Carola Botta e Adele Patrini che, in qualità di consigliere, ha aperto la manifestazione a nome del Comitato Regionale Lombardo FIBS, sabato al Gurian Field di Malnate si è giocata la sfida tra I Patrini Malnate e la Fiorentina valida per i quarti di finale di campionato di baseball per ciechi e ipovedenti. E, ad avere la meglio qualificandosi per la semifinale di sabato 25 settembre contro i Lampi di Milano, sono stati i malnatesi di Gaetano Casale.

Nelle prime quattro riprese tra attacco e difesa i Gigliati, guidati in campo da un difensore “mito” come “radar” Comuniello, hanno concesso ai padroni di casa solo 2 punti, ma non sono riusciti a portare a casa nessun giocatore. Dall’altra parte, infatti, la difesa dei Patrini poteva vantare l’attuale miglior difensore Gaetano Casale, affiancato da tattici gregari che hanno intercettato le rare palline sfuggite al “mostro sacro”.

La svolta è arrivata al quinto inning d’attacco per i Patrini che riscoprono un giovane Michelangelo Agnello fuoricampista che batte vigorosamente oltre i 68,6 metri e corre sulle basi portando a casa Casale che era pronto in terza. Da quel momento la squadra ha cominciato a girare sulle basi macinando punti e lasciando attoniti i fiorentini.
Il gran finale è ancora ad opera di Agnello, ben soprannominato “il Ninja”, che realizza un secondo fuoricampo “homerun”, portando con sé Rosafio pronto in seconda.

Una nota di merito va alla giocatrice fiorentina 14enne Irene Ribolla che, pur giovanissima, ha messo a segno diverse battute valide. La partita si è chiusa anticipatamente per “manifesta” ma la vera conclusione è stato il terzo tempo con un ricco rinfresco a rincuorare l’umore dei toscani che con grande fairplay hanno riconosciuto il valore sportivo di Varese.

La seconda semifinale sarà Leonessa Brescia contro Fortitudo Bologna White Socs. La finale è in programma sabato 2 ottobre sul diamante del quartier generale AIBXC/LIBCI a Castel Debole di Bologna.

L.P.
(foto Giovanni Pini)

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