Nel corso degli ultimi anni gli eSport hanno conquistato sempre più terreno, anche da un punto di vista del mercato. Secondo recenti statistiche in Italia 466 mila persone (+33% rispetto alla precedente edizione del Rapporto) seguono quotidianamente eventi esports (avid fan), e questo bacino di utenza si espande a circa 1.400.000 persone (+20%) se si considerano anche coloro che dichiarano di seguire un evento esports più volte a settimana (fanbase).

Ma chi segue gli eSports? In particolare si tratta di un pubblico principalmente maschile (58%), anche se cresce il numero delle donne, che sono passate dal 38% dell’anno scorso al 42% dell’ultima rilevazione, con un livello di istruzione medio-alto e un’età media di 29 anni. Considerevole è la presenza di fan nelle regioni del Sud e nelle isole (36%).
Il 22% di chi segue gli esports ha iniziato a farlo nell’ultimo anno, il 32% da più di dodici mesi. In media i fan dedicano 6,5 ore alla settimana alla fruizione di eventi esports, contro le 5 della precedente analisi (+35%). Il numero di fan che spendono oltre cinque ore la settimana a guardare eventi esports, inoltre, è aumentato del 18% rispetto alla rilevazione del 2019. Oltre agli esport, musica e cinema sono loro i principali interessi.

Gli eSports alle Olimpiadi
L’industria degli eSports cresce in maniera esponenziale, dunque. Il mercato mondiale lo scorso anno si è attestato sui 130 miliardi di dollari ma, come riportato da Calcio e Finanza, secondo Global Data entro il 2025 varranno 300 miliardi di dollari.

Un successo quello degli eSports paragonabile a quello dei social e dei casino online. Al punto che alle prossime Olimpiadi di Tokyo, che verranno disputate nel 2021, quasi sicuramente arriveranno gli e-sport. Ovvero, gli sport tecnologici. Una vera, netta, inversione di tendenza rispetto alla tradizione, che sin dai tempi della prima olimpiade (menzionate addirittura nei poemi omerici dell’antica Grecia) ha ben chiare le regole dello sport. Tra queste c’è sicuramente la competizione ed il gioco a squadre.

Ma quali sono gli eSports più famosi al mondo? Partiamo da PlayerUnknown Battlegrounds, conosciuto più semplicemente con l’abbreviazione PUBG, è un gioco rilasciato il 23 marzo 2017 sviluppato da Bluehole basato ovviamente sul multiplayer di genere survival, in cui l’obiettivo del giocatore è quello di rimanere in vita per ultimo.

A pochi mesi dalla data di pubblicazione, diventa uno dei giochi principali sulla piattaforma Steam ed a fine anno stabilisce il record di giocatori connessi insieme oltrepassando la soglia dei 3 milioni.

Nel 2018, gli esperti di PUBG hanno potuto partecipare a tornei mondiali per un montepremi totale di oltre 5 milioni di euro che lo hanno reso il quinto gioco eSport più redditizio.

League of Legends, conosciuto anche come LOL, è un gioco creato da Riot Games rilasciato il 27 ottobre 2009. Seppur sia un gioco di quasi 10 anni fa, i suoni numeri fanno paura. Nel giro di pochi anni, i giocatori mensili ammontano a ben 67 milioni.

L’obiettivo del giocatore, o del team in questo caso visto che si gioca in squadra, è molto semplice. Bisogna distruggere il cosiddetto Nexus dell’avversario facendosi strada tra i vari ostacoli. La partita viene vinta dal team che riesce a distruggere prima il Nexus o se la squadra avversaria si arrende.

Redazione

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