Manca sempre meno alla sfida di domenica sera alle ore 19:00 tra le Openjobmetis Varese e la Carpegna Prosciutto Pesaro. Si tratta di una partita che potrà dire molto sulla corsa salvezza, in cui sono invischiate tutte e due le squadre. Varese arriva a questa gara dopo aver ricaricato le batterie e con Keene ed Egbunu in più, mentre la VL cerca una propria vera identità dopo i cambi a livelli di roster ed in panchina operati.

La squadra marchigiana del neo coach Luca Banchi poggia le sue basi e fortune sulla coppia Delfino – Jones, capace di dare qualità e quantità ad un gruppo giovane con ancora molte lacune. Il campionissimo argentino nonostante l’età avanzi (per lui ormai sono già ben 39 le primavere) continua a performare a livelli ottimi, un po’ come fece il suo amico Luis Scola lo scorso anno a 40 anni. In campionato Delfino viaggia ad una media di 15.6 punti di media a partita, a cui aggiunge un gran lavoro in termini di guida della squadra e soprattutto caratteriale, vero baluardo emotivo della Carpegna Prosciutto.

Tyrique Jones invece è giocatore atletico, molto fisico, che fa della lotta nel pitturato il suo pane quotidiano. Un cliente scomodo per il duo Jones – Sorokas, che però ormai si è fatto le ossa nel marcare questi tipi di giocatori. Jones abbina una grandissima capacità di conquistare rimbalzi, come dimostrano gli 8 di media stagionali e gli 11 nell’ultima gara contro Cremona, ad un’eccellente prolificità offensiva (13.1 punti di media in 28 minuti nel nostro campionato).

A questi due giocatori, Pesaro abbina la qualità di uno dei due grandi ex della partita, ovvero Tyler Larson, playmaker che all’ombra del sacro Monte si ricordano tutti con molto piacere, bravo nel generare gioco ma ancor di più nel trovare il fondo della retina. Con lui, il duo di guardie azzurre Moretti – Tambone, altro ex di giornata, gregari al seguito di Lanford, che è la punta predestinata dell’attacco vuellino. Negli ultimi giorni al pacchetto esterni, perso ormai Drell, Pesaro ha aggiunto Doron Lamb, direttamente dal campionato polacco che è un giocatore tutto da scoprire.

Pesaro però basa le sue fortune, più che sugli esterni, sulla compattezza e fisicità nel pitturato. Detto di Jones, Camara e Zanotti chiudono un terzetto capace di creare quella densità nelle due aree di gioco centrale nella nuova struttura tattica di Banchi. Non a caso, nelle medie non eccelse stagionali di Pesaro, quella che si può evidenziare è la settima piazza in campionato della Carpegna Prosciutto alla voce rimbalzi conquistati per una squadra fisicamente ben strutturata.

In questo contesto Varese arriva nelle Marche con l’idea di continuare sulla retta via intrapresa, scoprendo il nuovo Keene in regia, con Kell che spostato nello slot di guardia può fare molto male agli esterni pesaresi, soprattutto per quanto riguarda un confronto fisico nettamente a favore del 3 biancorosso. Sotto i ferri dovrebbe rivedersi Egbunu, anche se la sua autonomia dovrebbe essere ancora comunque limitata, essendo ancora in fase di recupero dopo il lungo mese di stop causa coronavirus.

Varese dovrà essere brava a colpire con la tanta qualità in campo, aumentando la percentuale nel tiro da tre punti messa in mostra nell’ultimo periodo, per evitare così di andare a vivere una sfida muro contro muro nel pitturato in cui sicuramente ai biancorossi servirà la solita applicazione di squadra per reggere lo scontro.

Alessandro Burin

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