Domenica è in calendario una sfida importantissima alla Vitrifrigo Arena tra la Openjobmetis Varese e la Carpegna Proscutto Pesaro. 40′ che possono dare già una prima spallata nella lotta salvezza oppure possono riallineare le gerarchie di un campionato equilibratissimo ed aperto anche nella parte bassa della classifica.

Varese si approccia a questa gara forse nelle migliori condizioni, reduce da due vittorie di fila, con l’innesto del nuovo playmaker Keene ed il recupero, seppur parziale, di Egbunu, tornato in palestra dopo il lungo mese di positività al covid-19 che lo ha tenuto fuori attività. Di contro Pesaro, reduce anch’essa da una vittoria nell’ultima partita di campionato contro la Vanoli Cremona per 88-84, vuole vincere per agganciare proprio i biancorossi in classifica.

Gli ultimi due punti hanno ridato morale alla banda del neo coach Luca Banchi, di cui fanno parte due ex della partita: Tyler Larson e Matteo Tambone. Proprio la guardia azzurra racconta come i marchigiani arrivano a questo match dopo un inizio di stagione tutt’altro che semplice, contro un avversario, Varese, per lui speciale e che si porta sempre nel cuore.

Che partita si aspetta?
“Sarà una partita molto importante, soprattutto per ora in ottica salvezza, anche se la stagione è ancora lunga. Noi veniamo da una buona vittoria contro Cremona, Varese addirittura da due di fila. Sarà una gara nervosa, fisica, nella quale dovremo cercare di pareggiare la fisicità e l’atletismo di Varese. Sia noi che loro abbiamo accolto innesti nuovi nella pausa: Lamb per noi mentre Varese ha preso Keene, giocatore che aumenta pericolosamente l’efficacia perimetrale della squadra. Sarà una sfida dura ma faremo di tutto per vincere davanti ai nostri tifosi”.

Come ha vissuto questo inizio di stagione complicato?
“Non è stato facile per noi. Abbiamo cambiato l’allenatore, alcuni giocatori e il clima non è certo stato dei migliori. Il cambio in panchina penso sia stato utile per darci una scossa, soprattutto dal punto di vista psicologico. L’innesto di Larson penso sia stato molto importante per darci quella quadra in campo che ci mancava. Petrovic ha avuto il coraggio di dire che questo non era forse il momento giusto per stare in panchina. Lo reputo un grande uomo perché ha avuto la forza di dimettersi, ma è stata una sconfitta non solo per lui ma anche per noi. Onore a lui che si è dimesso senza avere la squadra contro. Ora con Banchi stiamo trovando una compattezza ed una solidità diversa. Molto probabilmente ci serve in questo momento un allenatore più sergente come lui che usa più il bastone e meno la carota nei nostri confronti. Penso sia l’atteggiamento giusto per la squadra che siamo”.

Durante la partita avrà il compito di fronteggiare Kell almeno sulla carta, in un uno contro uno contro un avversario fisicamente e atleticamente forse più strutturato di lei..
“Kell è un giocatore molto bravo. Un playmaker che si sposta anche in posizione di guardia un po’ come me, anche se per caratteristiche siamo molto diversi. Non solo lui però, perché dovrò marcare anche Keene, Beane, che sta facendo molto bene, probabilmente il più in forma di Varese in questo momento, e non sarà facile. A loro aggiungo anche Gentile su cui potrei finire in marcatura in qualche cambio e che, per caratteristiche, sarà un avversario molto tosto da limitare”.

Com’è per lei affrontare Varese dopo tanti anni passati nella Città Giardino?
“Sicuramente lo scorso anno avevo un po’ di tensione in più, visto che era la prima volta che affrontavo Varese da avversario, anche perché ci eravamo lasciati male. Ad un anno di distanza questo sentimento si è sopito ed è sempre bello incontrare persone ed amici con cui ho condiviso tanti momenti”.

C’è qualcosa della sua esperienza varesina che le manca più di tutte le altre?
“Senza dubbio il calore di Masnago. L’atmosfera che si crea al palazzetto è qualcosa di davvero magico. L’anno scorso sono arrivato a Pesaro in un anno in cui abbiamo dovuto giocare senza pubblico e ho sentito parecchio questa differenza. Fortunatamente piano piano stiamo tornando ad avere i tifosi anche qui e domenica cercheremo di vincere per regalare loro una gioia”.

Alessandro Burin

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