Con la serata di giovedì 8 luglio, nella fantastica cornice offerta dalla Location Camponovo al Sacro Monte, si è di fatto chiusa la stagione degli Skorpions Varese. Una stagione splendida, forse impronosticabile alla vigilia del campionato, che ha saputo regalare gioie, spettacolo, divertimento e, alla luce del risultato dello scorso sabato in semifinale contro i Vipers Modena, un briciolo di rammarico.

Proprio da qui comincia la disamina di Enzo Petrillo che concorda: “Un pizzico di rammarico c’è perché ci siamo resi conto di averla persa noi, nonostante i Vipers abbiano assolutamente vinto con merito. Forse pensavamo di poter governare meglio la partita e abbiamo già fatto le nostre sedute di autocritica, anche se con il senno del poi siamo tutti sempre più bravi. Gli stessi Vipers hanno riconosciuto i nostri valori e, non a caso, il loro coaching staff ha chiesto ad Holt se era disponibile per un meeting su Zoom in modo da fornirgli alcuni consigli. Chi vincerà la finale? In questo momento non me la sento di fare un pronostico, anche perché Vipers e Giaguari sono due squadre completamente diverse”.

Proprio Nick Holt è stato uno degli assi nella manica dei grigiorossi: la straordinaria esperienza del coach americano messa al servizio di una squadra giovane e ambiziosa ha creato un’alchimia quasi magica che è stata la base della stagione straordinaria appena vissuta. E Petrillo spazza subito qualsiasi dubbio sul futuro: “Holt rimarrà con noi”.

“Nick si è sentito trattato come in famiglia – continua il General Manager Skorpions – e si è lasciando andare a dichiarazioni molto forti perché ci ha confidato che si è divertito più quest’anno rispetto ai 35 anni di professionismo negli USA. Qui a Varese si è innamorato della voglia dei ragazzi che giocano solo per divertirsi, senza la pressione che esiste Oltreoceano, ma resta comunque un vincente e non gli è andato giù finire la stagione così. Anzi, per l’anno prossimo si sta già interessando per una serie di idee che ha in mente e programmeremo l’annata insieme a lui per arrivare ancora più in alto”.

Nonostante la sconfitta in semifinale, resta la consapevolezza di aver scoperto un grande gruppo, giovane, forte e tenace. Coltivando i tanti talenti in rosa, recuperando i molti infortunati che sono mancati quest’anno e aggiungendo i tasselli giusti ci sono tutti i presupposti per migliorare esponenzialmente.  “Ci saranno novità – conferma Petrillo – perché Scola e Raffaele ci daranno una mano fin da subito; non mancheranno altri ritorni e sto già notando un certo interesse da parte di giocatori di Prima Divisione che sono interessati al nostro progetto per fare un campionato da protagonisti. Vogliamo salire di categoria e confermarci in alto diventando l’Atalanta del football”.

Gli Skorpions sanno dunque di poter far meglio e guardano alla Prima Divisione in maniera concreta e ambiziosa forti di un’annata di consolidamento in tutto e per tutto, anche dal punto di vista delle strutture. “La nostra volontà è quella di continuare al Franco Ossola – dichiara Petrillo –  e credo che la gestione Skorpions dell’impianto sia sotto gli occhi di tutti. Ci siamo mossi alla perfezione rispettando tutte le norme di sicurezza offrendo al pubblico, esemplare nei suoi comportamenti, un servizio bar chiamando dei truckfood esterni. Chiederemo al Comune la disponibilità dell’impianto, coordinandoci con il Città di Varese alla luce dei calendari, con la stessa ambizione di quest’anno per arrivare a creare un evento in cui la partita sia solo una piccola parte”.

E, parlando di eventi, Petrillo non può non concludere parlando della serata a Location Camponovo (nella fotogallery i migliori scatti di Roberta Marcellini). “È stata una serata tra la dirigenza, i rappresentanti della squadra, gli sponsor e tutte le persone che hanno dato una mano a rendere possibile lo sviluppo del nostro progetto. In poche parole è stato un ritrovo tra amici per ringraziarsi l’un l’altro: nonostante il tempo non proprio clemente, abbiamo passato una serata magica, in un posto stupendo, all’insegna dell’amicizia e della passione che ci ha sempre contraddistinto. Con questa base di persone eccellenti si potrò solo fare bene”.

Matteo Carraro

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