Gli Skorpions Varese hanno risposto presente al kickoff di domenica scorsa e non c’era modo migliore per debuttare: Lions Bergamo annichiliti 51-0, ma la vera vittoria per i grigiorossi è aver trovato la consapevolezza di essere una grande squadra. Ora, tuttavia, arriva la parte più difficile e sabato 24 aprile alle ore 18.30 i ragazzi di coach Nick Holt dovranno confermarsi contro un avversario di primissimo livello come i Deamons Cernusco.
La sfida ai demoni, una delle realtà più solide della Seconda Divisone, sarà il banco di prova decisivo per capire le reali aspirazioni degli Skorpions e l’evento sarà impreziosito da una cornice di tutto rispetto come il “Franco Ossola” di Masnago che torna, dagli anni ’80, ad essere la casa degli scorpioni. In vista dell’esordio casalingo il General Manager Enzo Petrillo ripercorre la settimana appena trascorsa: “Il clima in casa Skorpions in questi giorni è stato particolarmente elettrico non solo per la vittoria, ma perché ci siamo resi conto che tutti i vari tasselli su cui avevamo attentamente lavorato si sono uniti nello splendido puzzle visto domenica. Sapevamo quali erano i nostri limiti e i loro punti di forza ed eravamo ansiosi di sapere come la squadra avrebbe reagito all’intensità e al metodo degli allenamenti: domenica abbiamo chiuso il cerchio e ottenuto le migliori risposte possibili”.
Si percepisce grande soddisfazione dalle sue parole, è così?
“Lo soddisfazione è legata al fatto di aver seguito un metodo che si è rivelato vincente per allenatori e ragazzi. Abbiamo intrapreso una strada ben precisa, una politica societaria orientata sulla crescita dei giovani che ci ha portato a schierare tre o quattro Under17 i quali hanno giocato da veterani contro una squadra esperta, solida e forte come i Lions. La vittoria così netta rappresenta una motivazione importante per farci capire di star lavorando nel modo giusto e ci ha dato ancor più grinta per le prossime sfide”.
I Daemons Cernusco, come da pronostico, hanno avuto la meglio sui Frogs Legnano ma voi avete inevitabilmente rubato le luci della ribalta; pensa che con il vostro risultato le aspettative siano ora su di voi?
“Il risultato roboante ha fatto strabuzzare gli occhi a qualcuno ed è stato figlio di una partita perfetta, frutto a sua volta della grande preparazione. Noi ci siamo posti l’obiettivo di fare il meglio possibile in ogni partita attraverso un gioco veloce e incisivo all’altezza della categoria; inoltre, la società sta crescendo di pari passo con il roster e spinge tutto l’ambiente a dare il massimo. Le aspettative sono sempre legate al far bene: la sfida ai Daemons rappresenta un ulteriore step di crescita e sabato sera, quando guarderemo il tabellone con il risultato, sono certo che indipendentemente dal risultato non avremo rimpianti perché i ragazzi avranno dato tutto”.
A proposito dei Daemons, che partita si aspetta sul piano del gioco?”
“Senz’altro una bella partita perché loro sono un gruppo esperto e preparato che da qualche anno arriva sempre ai playoff; sono ben allenati e in campo hanno parecchie eccellenze a livello tecnico che li rendono una delle migliori franchigie aspiranti al titolo. Come ho detto sarà una sfida che metterà alla prova le nostre ambizioni, un termometro per capire il nostro livello e, qualora dovessimo perdere, cosa manca per raggiungerli. La vittoria di domenica scorsa non deve illudere e, infatti, lunedì sera coach Holt ha tenuto una sessione video di due ore sugli errori commessi: non dobbiamo cullarci sugli allori, ma sudare fino in fondo per migliorare costantemente”.
A livello emotivo, invece, che partita si aspetta? Gli Skorpions torneranno a giocare all’Ossola, sarà una bella emozione…
“In settimana abbiamo fatto dei sopralluoghi per preparare tutto nei minimi dettagli e già solo ad entrare nell’impianto ho avvertito un brivido d’emozione. Il terreno di gioco è stato sistemato raggiungendo un livello di perfezione davvero invidiabile e sono sicuro che il Franco Ossola rappresenterà un valore aggiunto per entrambe le formazioni nonché un palcoscenico assolutamente all’altezza della Seconda Divisione. La vittoria contro i Lions ci ha dato fiducia e consapevolezza; ora vogliamo trasportare la nostra energia anche all’Ossola per il debutto casalingo”.
Giocare in uno stadio del genere potrebbe avere dei lati negativi? L’impressione avuta guardando il Città di Varese è che qualche calciatore abbia pagato l’emozione; c’è lo stesso rischio per quanto riguarda voi?
“Francamente credo che i ragazzi saranno esaltati nel giocare qui perché sono consapevoli di tutti gli sforzi compiuti dalla dirigenza affinché il Franco Ossola tornasse ad essere la casa degli Skorpions. Era un progetto che avevamo fin da prima del Covid e abbiamo voluto metterlo in atto anche con gli stadi chiusi perché la squadra merita una cornice del genere. Giocare in un tempio storicamente legato al calcio, ma che negli anni ’80 ci ha visto nascere e crescere, darà solo altre motivazioni in più e sono certo che i giocatori onoreranno l’impianto e la storia. Come ho detto prima, inoltre, abbiamo tanto entusiasmo frutto della vittoria all’esordio e c’è fiducia per quanto riguarda il metodo d’allenamento. ‘We believe!’, come dice sempre Nick”.
Restando in tema stadio, come siete arrivati ad avere il via libera per tornare a giocarci?
“Il progetto nasce dalla volontà di affiancare la partita di football ad un evento: volevamo che le famiglie si avvicinassero allo stadio non per vedere la partita ma per partecipare ad una festa e divertirsi. Il Covid ha solo rallentato questo progetto ma noi abbiamo voluto comunque andare avanti. L’amministrazione comunale ci ha dato il via libera, in accordo con il Città di Varese, e quindi grazie alla collaborazione di tutti gli Skorpions sono tornati al Franco Ossola. La realtà del football americano in Italia sta acquisendo sempre più apprezzamenti e fino a poco tempo fa era impensabile trasmettere in diretta streaming una partita di Seconda Divisione; ora tutto ciò è realtà e avremo la possibilità di farlo in un palcoscenico davvero speciale”.
In base alle ultime decisioni governative, da inizio giugno gli stadi torneranno ad essere aperti al pubblico con capienza limitata. Ciò significa che, qualora accediate ai playoff, potreste avere la possibilità di giocare all’Ossola davanti ai vostri tifosi: cosa significherebbe per voi portare già in questa stagione il pubblico allo stadio?
“Sarebbe semplicemente fantastico. Al momento non mi sono ancora informato circa tali normative ma credo che, nonostante le restrizioni imposte, arriveremmo ad avere il nostro soldout abituale: vedere il pubblico incitarci dalle tribune dell’Ossola sarà magico. La presenza dei tifosi è importante perché conferisce ulteriori stimoli agli atleti per cui mi auguro ovviamente di arrivare ai playoff e di potermi godere lo stadio pieno. Inoltre a giugno, con il caldo, musica, birra e cibo potremmo cominciare a sperimentare il vero potenziale dell’Ossola abbinando già l’evento sportivo ad una grande festa; sarebbe la cornice perfetta per i playoff”.
Per concludere, c’è un messaggio che vuole dare ai tifosi?
“Il nostro entusiasmo l’ho percepito anche tra i tifosi e i tanti ex giocatori che sono rimasti davvero elettrizzati nel vederci giocare con questa carica, con questo piglio e questa ‘lucida follia’. Ci sentiamo un po’ come l’Atalanta nel mondo del calcio: l’entusiasmo che ci è arrivato è forte e vogliamo continuare ad alimentarlo, ripagandolo a suon di prestazioni sul campo. Ai tifosi dico di continuare a sostenerci anche dal web e dai social, perché la loro vicinanza è fondamentale per noi ed è la nostra forza. Faccio una promessa: al termine di ogni partita noi, dirigenza, staff e giocatori, avremo sempre il sorriso sulle labbra perché saremo certi di aver dato il 100% e non ci saranno mai rimpianti”.
Matteo Carraro