Sollevato. Fosse una questione di aggettivi, per il post di Luca Prina sarebbe difficile trovarne un altro. Quello con la Pro Sesto per la Pro Patria è un punto incartato e portato a casa senza tante menate: “La valutazione della partita non può essere slegata dal fatto che giocare senza attaccanti è di difficile gestione. Nel primo tempo avremmo meritato di essere in vantaggio, abbiamo creato. Nei primi 20’ del secondo tempo abbiamo perso un po’ di equilibrio. Resta il rammarico per non aver avuto altre risorse in attacco. Piu ha giocato con un solo allenamento, quello di ieri. La situazione era di estrema emergenza. Portiamo a casa un punto, si muove la classifica. Ghioldi ha fatto un’eccellente ora di partita. Gli attaccanti non si inventano. Però sono contento di 70’ fatti dalla squadra. Dobbiamo crescere sotto l’aspetto delle prestazioni. Soprattutto in trasferta. Ma non facciamoci ingannare dalla classifica della Pro Sesto”.     

In campo dal 1’ dopo una vita (30 settembre 2020, Coppa Italia e Vicenza), per Filippo Ghioldi la rentrée è coincisa con un ruolo non propriamente consono: “E’ passato tanto tempo dal mio infortunio. E’ un momento che aspettavo ed è stato molto bello rientrare dal 1’. Emozioni che non vivevo da tanto. Con la presenza degli ultras è stato ancora più bello. Il ruolo di attaccante è una cosa che posso fare. E’ stata la partita che ci aspettavamo. Sporca, di duelli. Siamo andati sotto immeritatamente. Sarebbe stato facile abbattersi e invece abbiamo saputo ritrovare il pareggio. Non è facile ma l’unica soluzione è il lavoro”.        

Giovanni Castiglioni
(Interviste a cura Comunicazione Aurora Pro Patria 1919)

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