Piani di lettura multipli. Ognuno si scelga il suo. La sfida di sabato con il Mantova (ore 14.30, stadio “Danilo Martelli”), offre alla Pro Patria varie chiavi interpretative. Quella relativa alla contingenza (pari a quota 16 con virgiliani avanti grazie alla migliore differenza reti), quella storica (41° incrocio in campionato), e infine anche quella personale con Prina che torna nel luogo dove era per la prima volta succeduto a Javorcic. Senza tacere della rusticana rivalità tra le due curve. Qualche numero a giustificare i topic in oggetto.
Fatti più in là. Come detto, stessi punti (16), ottenuti però in modo parecchio differente. Il Mantova con solo 2 vittorie (Piacenza e Pro Sesto entrambe in casa), 5 sconfitte e ben 10 pareggi (con l’Avellino unici in doppia cifra dell’intera Serie C). La Pro Patria con un successo e 2 sconfitte in più e con 3 pari in meno. Paradossalmente, i biancorossi, seppur con una migliore difesa (la sesta del Girone con 18 reti subite contro le 24 bustocche), hanno 2 soli clean sheet contro i 4 tigrotti. Ma la Pro ha subito 7 volte 2 o più reti, gli uomini di Lauro solo 3 (e mai più di 2). In attacco stesse ambasce con il Mantova 5 volte a secco e solo 3 con 2 gol realizzati (limite mai superato), la Pro Patria 6 volte in bianco e una (il 2-3 di Legnago) con più di una rete all’attivo. Insomma, giocatevi liberamente l’under. Difficile sbagliarsi.
L’ora del tè. Non è una classica (40 precedenti in campionato, nessuno in A e 4 in B) con premiére datata 10 novembre 1926 (0-2 a Mantova con doppio Colombo I) e buco di 32 anni prima del successivo rendez-vous. Nel complesso, netta prevalenza biancobandata: 17 vittorie a 10 con 13 pareggi (12/5/3 all’ex Velodromo Learco Guerra). Ultimo successo biancoblu davanti a Palazzo Te lo 0-3 del 12 novembre 2000 (rigore di Porfido e doppietta di Ferraresso). Alla contabilità vanno sommate 3 sfide di Coppa Italia con una vittoria tigrotta, 2 mantovane e un passaggio del turno per parte.
Com’era Prina. Nel curriculum priniano anche 28 panchine del Mantova (2 in Coppa con un pareggio e una sconfitta e 26 in campionato con 6 vittorie, 7 pareggi e 13 sconfitte tra regular season e playout), suddivise tra due mezze stagioni tra il 6 marzo 2016 (quando subentrò a Ivan Javorcic dopo un 1-3 con il Padova) e il 26 novembre dello stesso anno (sostituito dal vice Gabriele Graziani dopo uno 0-3 con il Gubbio). Nel mezzo, una salvezza ai playout con il Cuneo e il vizio (per dire eh) di prendere il posto dello spalatino.
Giovanni Castiglioni