Questa sera si recita a soggetto. Pirandellianamente, il copione c’è, ma non è detto che l’interpretazione lo rispetti. All’ingrosso, quanto è successo sabato pomeriggio con il Trento. Perché se l’obiettivo è salvarsi, devi giocare per salvarti. Senza tante menate. Punto. Banale? Mica tanto. La Pro Patria (per intendersi), a Salò non l’ha fatto per niente. Su tutti i piani di valutazione. Tecnico, agonistico e strategico. Del tipo, troppi errori, poco spirito e dimensione di gioco non consona a salvare la pellaccia (ovvero, la categoria).

Il mantra priniano di mettersene dietro 5 eluso dal modo di stare in campo della squadra. Al riguardo, basterebbe elaborare il combinato disposto tra i gol subiti (5 in 180’) e quelli evitati da Caprile (almeno 3 in 2 partite). Davvero troppi per non invocare un robusto cambio di passo. Insomma, a cosa giova trasformare il target stagionale in un tormentone se la teoria non va poi a braccetto con la pratica? Niente processi, sia chiaro. Questa società e questo gruppo non lo meritano. E sapranno superare l’impasse. Ma il cospicuo precampionato biancoblu aveva (e avrebbe) giustificato aspettative di segno diametralmente opposto. Senza nascondersi, alimentate anche qui. Ora occorre ripartire dai fondamentali. Prima di ogni altra cosa, pensando a come puntellare la difesa. Domenica nuovo esame con la Juventus U23 (ore 20.30, stadio “Speroni”). Poi ci saranno Piacenza, Padova e Lecco. Cioè, mani piene. Il campionato non aspetta nessuno. Meglio farsene una ragione.

Ho risolto un problema ma poi me ne restano mille. Rientra Bertoni (più Ferri). Ma restano fuori Lombardoni, Saporetti, Vezzoni, Pizzul, Sportelli e Banfi. Assenze pesanti. Non alibi. Come lealmente sottolineato da Prina. Attendere la disponibilità dell’intera rosa per esprimere un giudizio? No. Sarebbe pretestuoso. Ma il tema esiste. Ed è chiaramente una parte (non trascurabile) del problema.   

Questi se ne vanno. Fare gli aruspici dopo 2 giornate vale il tempo che trova. Ma di qualcosa bisogna pur scrivere. E allora il punteggio pieno di Padova e Pro Vercelli non può che affidare a Biancoscudati e Bianche Casacche il ruolo di legittimi fuggitivi. Contingente di capoliste ridotto alla coppia anche dal primo vero confronto diretto stagionale. Quello tra AlbinoLeffe e SudTirol. Sfida terminata 1-1 a riprova dell’equilibrio e della consistenza di entrambe. Nel prossimo weekend, sulla base della somma punti confronti di spicco quelli che vedranno protagoniste proprio le due di cui sopra: SudTirol di Javorcic opposto al Trento nel derby regionale e Albinoleffe di scena a Fiorenzuola.                

Scusi? Sa dirmi l’ora? Fissata l’agenda da qui all’11^ con Pro Patria sempre impegnata la domenica. Va da sé, salvo gli infrasettimanali. Tigrotti in campo 3 volte alle 14.30 e altrettante alle 17.30.

3^  Pro Patria – Juventus U23  domenica 12 settembre ore 20.30
4^  Piacenza – Pro Patria  domenica 19 settembre ore 14.30
5^  Pro Patria – Padova  domenica 26 settembre ore 17.30 
6^  Lecco – Pro Patria  mercoledì 29 settembre ore 21.00
7^  Pro Patria – Virtus Verona  domenica 3 ottobre ore 14.30
8^  Pro Sesto – Pro Patria  domenica 10 ottobre ore 14.30
9^  Pro Patria – SudTirol  domenica 17 ottobre ore 17.30
10^  Legnago – Pro Patria  mercoledì 20 ottobre ore 18.00
11^  Pro Patria – Pro Vercelli  domenica 24 ottobre ore 17.30  

Giovanni Castiglioni

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