La variante bustocca prevede incontri ravvicinati squadra/tifosi a dispetto delle porte (soc)chiuse. E’ occorso mercoledì sera al ritorno da Lucca in prossimità del coprifuoco. E in realtà accade per ogni gara interna grazie alla particolare logistica dello “Speroni”. Con protocolli pandemici piegati ad una passione che quarto posto e 42 punti in classifica (come sottolineato ieri, gli stessi del 2008/09 dopo 25 giornate), hanno fatto detonare ben oltre i livelli di guardia. La Pro Patria punta in alto. Domenica la Pergolettese (ore 12.30, stadio “Speroni”), officerà il quarto matinèe stagionale (terzo casalingo). Osso duro da spolpare. Per portare a 12 la striscia di risultati utili.             

Dalla coppia aperta alla poligamia. La Pro Patria è una delle 7 squadre (unica delle prime 7) ad aver fatturato più punti fuori che in casa (24 a 18). Tendenza enfatizzata nel 2021 quando ha contabilizzato 10 punti (su 12 disponibili) on the road contro i 6 (sempre su 12) allo “Speroni”. Complice il fattore porte chiuse e (soprattutto), lo spessore degli avversari: 3 delle prime 10 (più l’Olbia) a domicilio, 3 delle ultime 5 (più la Pro Vercelli) in trasferta. Non a caso le eccezioni nel risultato (successo con i sardi e pareggio con le Bianche Casacche), sono arrivate proprio con le eccezioni in graduatoria. Passiamo oltre. Fuori Gatti (squalifica), oltre a Ghioldi e Spizzichino (infortunio), Javorcic recupera Saporetti dal turno di stop. Nelle ultime 6 gare, è stata sempre variata la coppia d’attacco con 5 diversi assortimenti. Latte Lath è partito dal 1’ nelle ultime 3. A muzzo, possibile tandem Parker/Kolaj.       

Amici amici…e poi ti rubano la bici. Su La Settimana Enigmistica sarebbe la rubrica Trova l’errore. 8 aprile 2018: Pro Patria – Pergolettese 1-1. I biancoblu precipitano a meno 4 dal Rezzato e nel post partita Luciano De Paola si avventura nel vaticinio: “Penso che il campionato sia finito. Il Rezzato le vincerà tutte. Mi dispiace per Javorcic che è un amico e abbiamo giocato insieme per qualche partita”. Ecco, gli errori (più o meno) noti sarebbero due. Il primo è che il campionato (ovviamente) non era finito. Il Rezzato non le vincerà tutte e grazie anche al bye alla penultima subirà il sorpasso tigrotto. Il secondo è che (a quanto pare) l’amicizia tra l’allora (ed attuale) tecnico gialloblu e Ivan Drago sarebbe più retorica che reale. Sia come sia, a distanza di quasi 3 anni nuovo incrocio con il crotonese tornato al “Voltini” dopo le dimissioni di Contini datate 20 novembre. Score che recita 9 sconfitte (sanguinose quelle con Giana e Lucchese) in 15 partite con match di domenica scorsa con la Pro Sesto saltato causa Covid. Nell’ultima uscita con il Como (rovescio interno 1-2), schierato 4-3-3 con Ghidotti tra i pali; Candela, l’ex biancoblu Luca Ceccarelli (38 anni il 20 marzo, a Busto nel 2004/05), Ferrara e Villa in difesa; Ferrari, Varas e Duca in mediana; Bariti, Scardina e Mattia Morello (9 reti e 7 assist) in avanti. In rosa, l’altro ex Elia Bortoluz.       

C’è un grande Prato verde. In ossequio all’alternanza matricole/senatori, designazione toccata al primo anno Samuele Andreano di Prato (Alessandro Parisi e Michele Colavito di Bari gli assistenti, Alessandro Negrelli di Finale Emilia il quarto ufficiale). Nel solco di Braschi e Stefanini, il 27enne pratese ha diretto 6 gare in C (2 nel Girone A) con 2 successi interni, uno esterno, 3 pareggi, ben 30 gialli, 3 rossi (2 diretti) e 2 rigori. Nessun precedente specifico.                               

Giovanni Castiglioni

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