Parla solo Sandro Turotti. Circostanza che corrisponde a crisi conclamata dopo la sconfitta per 4-1 sul campo del Renate. In questi anni alla Pro Patria è sempre (fortunatamente poche volte) stato così.
Il Biellese 1 non è uomo da parafrasi: “Oggi ci sono io in sala stampa perché il responsabile sono io ed è giusto che ci venga io. Abbiamo giocato contro un’ottima squadra. Lo sapevamo. Chiaramente ci sono 2 episodi determinanti, l’espulsione di Pierozzi e il gol annullato a Molinari che sicuramente potevano indirizzare la partita in un altro modo. Anche se potrebbe essere riduttivo dare la colpa all’arbitro. Non abbiamo perso per quello. Non lo diciamo perché dopo un 4-1 saremmo ridicoli. Stiamo vivendo un momento che parte dalle scorse settimane. Tolti 3/4 giocatori è la squadra dell’anno scorso ma non siamo la squadra dell’anno scorso. Tutti dobbiamo dare qualcosa di più come ha detto Bertoni sabato scorso. E mi ci metto anch’io. Dobbiamo essere quelli che centimetro dopo centimetro si sono sempre guadagnati dei grandi risultati. Bisogna ritornare ad essere questi. Se non lo capiamo subito bisognerà fare altre cose più avanti. Non ho mai venduto fumo. Anzi, abbiamo sempre detto la verità. Gli episodi con Giana e Fiorenzuola erano dei campanelli di allarme. I ragazzi si stanno impegnando ma questo non basta. Il mister? Siamo tutti in discussione. E non per modo di dire. Conoscete le situazioni fuori dal campo ma noi ora dobbiamo pensare solo al Seregno contro cui speriamo di avere la rabbia giusta. Non quella che ho visto oggi in alcuni momenti. Bisogna incominciare a non prendere gol. I tifosi ci hanno incoraggiato e bisogna cominciare a dare loro qualche soddisfazione”.                       

Giovanni Castiglioni  
(Interviste a cura Comunicazione Aurora Pro Patria 1919)

 

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