Il tema è semplice. E’ lo svolgimento che risulta complesso. Modi fantastici per fermare il Padova e dove trovarli. Va da sé che l’auspicio della Pro Patria è di fare domenica dello “Speroni” (ore 17.30), il luogo adatto per venire a capo dell’argomento. La (stra)favorita per la B (sempre che, al momento, Pro Vercelli, SudTirol e AlbinoLeffe non abbiano nulla da eccepire), contro una squadra che sta trovando la sua dimensione nel solco del solido (recente) passato.
Un arsenale da 11 reti realizzate (con 7 diversi marcatori, miglior attacco dell’intera Serie C), opposto ad un reparto offensivo da 3 gol a referto. Plausibile che la sfida si giochi proprio sulla capacità di alienare i pregi altrui e minimizzare i propri difetti. Banale, facciamo pure banalissimo. Ma la competizione (spesso), si riduce fatalmente a quello.     

Pensa in grande, agisci in piccolo. Per Prina file infermeria ancora parzialmente aperto. Da valutare le condizioni di Sportelli e Brignoli, in recupero Vezzoni e Banfi, sempre out Lombardoni. A naso, l’undici anti capolista potrebbe ritrovare Molinari nei 3 dietro e proporre Parker dal 1’ in avanti. Nella rifinitura di domani mattina i consueti indizi vigiliari. Nelle ultime 3 stagioni i tigrotti hanno sempre battuto le future promosse: Entella, Pisa, Monza (in Coppa Italia), Como e Alessandria. Immaginando il destino Biancoscudato, la cabala potrebbe strizzare l’occhio alla Pro Patria.        

L’importante è esagerare. Dove non poté Mandorlini, ci prova Pavanel. Archiviata a ciglio asciutto la terribile delusione degli ultimi playoff, Sean Sogliano è ripartito dall’ex skipper della FeralpiSalò. L’obiettivo è uno e uno solo: tornare in B dopo 3 campionati di Lega Pro. La rosa è ampia, ecelettica, tecnicamente bulimica. Come nessun altra (forse) nell’intera categoria. Nel 2-0 dell’Euganeo con la Triestina (Ceravolo, Ronaldo), schierato 4-3-3 con il fratello d’arte Antonio Donnarumma tra i pali; Curcio, Valentini, Monaco e il figlio d’arte (rugbistica) Niko Kirwan in difesa; Busellato, l’italo/tunisino Hraiech e Della Latta (top scorer a quota 3) in mezzo; Ceravolo, Santini e il franchise player Ronaldo in avanti. Ha fatto notizia la panchina di Cosimo Chiricò (a segno con il Monza allo “Speroni” nell’1-2 del 25 settembre 2016). Per dire della sconfinatezza dell’organico del Padova.  

Attenti al Lugo. Incrocio con la capolista = niente matricole arbitrali. Equazione semplicissima che si sostanzia nella designazione del quarto anno Mario Davide Arace di Lugo di Romagna (Antonio Marco Vitale di Ancona e Riccardo Pintaudi di Pesaro gli assistenti, Filippo Colaninno di Nola il quarto ufficiale). Il fischietto romagnolo ha sulle spalle 35 gare dirette in categoria con 15 successi interni, 11 esterni, 9 pareggi, 124 gialli, 7 rossi (6 diretti) e 8 rigori. Già nei radar di via Cà Bianca dove ha diretto 2 match di segno opposto.
A seguire precedenti specifici:      
4 febbraio 2019  Pro Patria – Juventus U23  2-1
11 gennaio 2020  Pro Patria – AlbinoLeffe  2-3
15 novembre 2020  Padova – Matelica  3-0      

Non succede, ma se succede. Magari la casa no, ma due spicci sui biancoblu si possono anche giocare. Stando ai bookies, successo casalingo quotato in media 3.55, con pari a 3.30 e vittoria veneta bancata a 2.05. Insomma, vaticini discretamente sbilanciati.

A Lecco prima di Carosello. Mani piene per la Pro Patria attesa mercoledì 29 dall’infrasettimanale pulp con il Lecco. Prima di tornare ancora allo “Speroni” con la Virtus Verona (domenica 3 ottobre ore 14.30). La 6^ del “Rigamonti-Ceppi” è stata anticipata alle 18 (dalle 21 originarie).                 

Giovanni Castiglioni

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