Ieri sera si è tenuto da remoto il Consiglio Comunale di Varese e, tra i temi trattati, c’è stato quello caldissimo della pista del ghiaccio, argomento che da ormai quasi un anno tiene banco. Dalla chiusura del palaghiaccio varesino avvenuta durante il lockdown della primavera 2020, atleti, genitori, società e anche i tifosi hanno chiesto ripetutamente all’amministrazione comunale delle soluzioni alternative in cui continuare a praticare gli sport che richiedono l’utilizzo della pista sul ghiaccio e la piscina. Al momento, però, il dibattito è ancora di grande attualità e la risoluzione di questo nodo non sembra essere vicina.
Durante il Consiglio Comunale di ieri, infatti, c’è stato un ennesimo botta e risposta tra maggioranza e minoranza e un sì e un no.
Sì al Dup della maggioranza che prevede l’apertura di un nuovo bando rivolto a privati per la pista del ghiaccio (ma anche campi da paddle e altro) nell’antistadio. Questa pista, come ha sottolineato il consigliere della maggioranza Paolo Cipolat, “ha delle dimensioni non meglio precisate per lasciare più ampio margine di partecipazione”, cosa che ha fatto storcere il naso, in quanto le associazioni avevano espressamente richiesto che la pista fosse grande 30×60 metri altrimenti finirebbe per restare inutilizzata per le competizioni ufficiali.
Il no è arrivato alla proposta dell’opposizione di reperire 955mila euro spostando alcuni fondi stanziati per altri lavori (parcheggio a Bizzozero, nuovo marciapiede in via Montello e manutenzione strade al Sacro Monte) per convogliarli alla realizzazione della pista del ghiaccio.
E ora? La speranza è quella che il bando per la realizzazione di una pista sul ghiaccio nell’antistadio da parte di un privato vada a buon fine e che davvero possa essere pronta per settembre per consentire alle società varesine di programmare almeno la prossima stagione agonistica.
Redazione