Era l’evento più atteso degli ultimi giorni in casa Pallacanestro Varese e non ha tradito le attese.

La diretta Instagram di Openjobemtis, a seguito del tweet del suo Amministratore delegato, il cavalier Rosario Rasizza del 9 maggio, che aveva messo in allarme tutto il mondo biancorosso nella prospettiva di perdere sono solo il main sponsor, ma il cuore pulsante di tutta la macchina, finalmente ha trovato risposta, una risposta più che positiva.

Rasizza nel suo intervento, incalzato dal giornalista Manuel Follis, ha descritto il nuovo piano triennale che vorrà portare il brand Pallacanestro Varese a rivivere i fasti trionfali di un tempo.

Rasizza ha spiegato come il tweet di un paio di settimane fa ormai, fosse stato frutto di una riflessione profonda sul futuro che la società biancorossa potesse avere, ma soprattutto su quello che in questi anni di sponsorizzazione e sostegno è stata la vita della Pallacanestro Varese.

Una vita fatta di rincorse al pagamento nelle date stabilite, di incertezze finanziare ed economiche che poi si ripercuotevano inevitabilmente anche sul campo, concetto spiegato con queste parole: ”Vorrei sottolineare il fatto che non si possono sempre rincorrere i vari pagamenti, come abbiamo fatto fino ad oggi. Da quando abbiamo iniziato, noi abbiamo portato nelle case della società tra le varie azioni, una cifra che supera i 4.250.000 euro. Non si può pensare ad un progetto di squadra che lotta per la retrocessione, impensabile credere che tra tre anni non possiamo essere a lottare tra i primi posti del campionato. Impensabile non avere una cordata in questa provincia che non vada oltre Openjobmetis per poter sostenere il brand Pallacanestro Varese. Io non posso pensare ad Andrea Conti che non dorme la notte al pensiero di come far quadrare i numeri. Sono arrivato al punto di sentirmi un bancomat. Con me cito anche Alberto Castelli e tante altre persone che, a titolo gratuito, hanno investito capitali per aiutare questa realtà”.

Il tutto dovuto ad un territorio che, pur essendo tra i più floridi nel panorama italiano, a livello imprenditoriale, non ha risposto e dato quella mano ad un brand unico e storico come la Pallacanestro Varese, sfiduciato forse dai troppo pochi risultati ottenuti negli ultimi anni: ”Ovviamente quando si sostiene una squadra che vince è tutto più facile. Il movimento sportivo però secondo me a Varese non ha bisogno solo di una squadra che vinca, ma di una pianificazione in grande. Non si può ogni volta cambiare tanti giocatori o dover vendere i più forti. Bisogna gestire società e squadra come una vera azienda”.

Una mossa che ha funzionato alla grande quella del tweet però, perché, stando alle parole del cavaliere, il territorio finalmente ha risposto nella maniera in cui lui si aspettava, dando forza, vigore e sostegno all’idea di un nuovo progetto vincente: ”Ci siamo presi 10 giorni ora per definire il tutto, ma la risposta del territorio, nell’opera di sensibilizzazione nata dal tweet, ha portato i risultati sperati e tanti imprenditori mi hanno chiamato per mostrare il loro interesse nel sostenere la causa. Con queste premesse Openjobmetis conferma la sua presenza nel prossimo anno ed in quelli a venire per un progetto triennale volto allo sviluppo della squadra su scala nazionale ed europea. Ora con queste carte in tavola ci aspettiamo che il management societario attuale accetti e sostenga di buon grado il progetto o dovrà prendere un’altra strada”.

Un nuovo progetto che vedrà al centro la figura di Luis Scola. Sebbene Rasizza non si sbilanci sull’eventuale futuro da giocatore o meno di El General, l’A.D. di Openjobmetis racconta di un incontro avvenuto il 12 maggio scorso al bar del centro Beccaria, dove, insieme al presidente Vittorelli, i tre hanno condiviso la volontà e la possibilità di sviluppare un progetto vincente che comprenda i prossimi 5 anni e si possa realizzare nei prossimi 3, con l’argentino, innamoratissimo di Varese, disposto anche a metterci faccia e qualcosa in più per questo piano di sviluppo.

Una nuova vita per il mondo biancorosso, che vedrà tra i suoi asset principali anche la riqualificazione ed ampliamento dell’Enerxenia Arena, con il progetto che è in presentazione al CONI in questi giorni, pronto per partire e che, nell’idea di Rasizza, potrà essere completato entro il termine della prossima stagione, senza minare la capienza dell’attuale palazzetto, creando un luogo attivo 7 giorni su 7, facendo nascere così un nuovo indotto attorno e dentro la struttura.

Un piano di sviluppo che potrà essere agevolato dal nuovo Decreto Sostegni, del quale Rasizza da in anteprima una chicca: ”Dalle informazioni ricevute, grazie a questo decreto ci sarà la possibilità per le società di pallacanestro di poter ottenere un finanziamento dal credito sportivo di 5 milioni di euro, con possibilità di restituzione in 10 anni, per un’iniezione di benzina unica e da non farsi scappare e alla quale i consulenti preposti lavoreranno già da domani mattina per capire come poterci accaparrare questa somma”.

Tutto questo ovviamente per riflettersi poi nei risultati sul campo e qui, seppur Rasizza non voglia entrare nel merito in quanto con grande umiltà sottolinea come non abbia mai messo becco e mai la metterà sulle decisioni tecniche, è chiaro che passa la palla in mano ad Andrea Conti ed al Toto Bulgheroni, per trovare i migliori giocatori atti a riportare la squadra, anche se non subito al primo anno, nel panorama europeo ed ai vertici italiani.

Un progetto economico e finanziario che deve andare a braccetto con quello che sarà il nuovo corso sportivo e tecnico varesino e dopo questa serata proprio in funzione di ciò, il nome di Meo Sacchetti come uomo che possa guidare questa nuova vita della sua Varese, pare a maggior ragione il più accreditato per appeal, conoscenza del posto, capacità e background, da grandissimo allenatore.

Insomma le premesse di una grande bomba c’erano tutte, per fortuna del mondo biancorosso è stata un’esplosione di positività, con Openjobmetis quanto mai al centro del nuovo corso triennale che vuole riportare Varese nel posto che le spetta sul parquet e fuori, costruendo una grande e solida realtà sportiva radicata in un florido territorio, ora pronto a dirsi presente per la causa, nella doppia vittoria di Rasizza, che poi è quella di tutti coloro che amano la Pallacanestro Varese.

Alessandro Burin

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