Condividono l’inizio del loro percorso, nelle giovanili dell’Albinoleffe, hanno giocato per anni fianco a fianco, al Varese prima e al Seregno poi, e si sono anche affrontati da avversari. Ma prima di essere calciatori sono grandi amici e, tra l’altro, hanno in comune lo stesso nome: Francesco Luoni e Francesco Gazo, storia di un’amicizia che sta per vivere l’ennesimo capitolo.

Un incontro ravvicinato quest’anno c’è già stato, lo scorso 17 febbraio, quando il Città di Varese di Gazo vinse allo scadere sul Legnano di Luoni. Domenica prossima si doveva replicare, al Franco Ossola, in uno stadio che i due conoscono davvero bene: il centrocampista biancorosso classe ’92 per bissare il successo di due mesi fa, mentre il trentaduenne difensore lilla con l’obiettivo di vendicare quel risultato.

In vista di quello che avrebbe dovuto essere il derby ci siamo divertiti con loro attraverso un’intervista doppia.

Qual è il primo ricordo che avete l’uno dell’altro?
Luoni: “Ci siamo conosciuti all’Albinoleffe: io ero già in Prima Squadra quando lui arrivò in Primavera e ricordo che ci siamo incrociati qualche volta anche se, all’epoca, ci limitavamo al ‘ciao’ di circostanza”.
Gazo: “All’Albinoleffe. Durante il ritiro nel mio primo anno in Primavera vivevamo nella stessa casa e lì l’ho conosciuto”. 

Come si è sviluppata la vostra amicizia?
Gazo: “In realtà dopo quel ritiro, se non ricordo male, lui era andato altrove mentre io ero rimasto lì. Ci siamo ritrovati nell’estate del 2015: quell’anno ci siamo allenati insieme in attesa di trovare una nuova squadra e alla fine siamo andati entrambi al Varese in Eccellenza”.
Luoni: “È stata una cosa abbastanza naturale: quando ci siamo ritrovati a Varese ci siamo conosciuti meglio e abbiamo iniziato a frequentarci insieme ad altri amici anche al di fuori del campo. Non a caso, in estate, ci troviamo spesso per allenarci insieme”.

Ci sono stati dei momenti in cui vi siete persi di vista?
Luoni: “Ai tempi dell’Albinoleffe, come ho detto, non c’era questo gran rapporto proprio perché non ci conoscevamo. Da quando siamo diventati davvero amici ci sentiamo praticamente sempre”.
Gazo: “Dal primo anno a Varese siamo sempre rimasti in contatto anche perché è fidanzato con mia cugina e quindi è entrato ufficialmente a far parte della famiglia”.

Quali ritenete essere i punti di forza dell’altro?
Gazo: “Beh ‘Luo’ è un giocatore estremamente intelligente, ma direi che tra i suoi pregi rientrano anche le doti tecniche e la personalità”.
Luoni: “Sicuramente la cattiveria agonistica e la voglia di non mollare mai”.

Chi è più leader caratteriale?
Luoni: “Credo che lo siamo entrambi dato che tutti e due non molliamo mai e cerchiamo sempre di spronare i compagni di squadra per aiutarli e incentivarli a far meglio”.
Gazo: “Io, ma anche lui non scherza”.

Leader tecnico?
Gazo: “Forse lui”.
Luoni: “Penso io”.

Più bravo nel gioco aereo?
Luoni: “Credo di essere leggermente meglio io”.
Gazo: “Sicuramente lui”.

Che effetto vi ha fatto ritrovarvi a Varese nel 2015?
Gazo: “Il fatto che lui avesse già accettato l’offerta biancorossa è stato fondamentale affinché anche io sposassi il progetto Varese in Eccellenza”.
Luoni: “A Varese è stata la prima volta che abbiamo giocato insieme perché all’Albinoleffe non era mai successo. È stato senz’altro un periodo molto bello perché è lì che è nata a tutti gli effetti la nostra amicizia”.

Al momento dell’addio dal mondo biancorosso, prima di andare rispettivamente a Lecco e Pro Patria, vi siete confrontati?
Luoni: “Sì, nel senso che ci siamo consigliati a vicenda cosa sarebbe stato meglio per noi. Alla fine però la scelta è individuale e anche se ci sarebbe piaciuto continuare a giocare insieme, cosa che poi è risuccessa, l’importante è che siamo restati amici”.
Gazo: “Ci sentivamo tutti i giorni ed entrambi siamo stati contenti l’uno per l’altro dato che tutti e due siamo finiti in società importanti. Il fatto di non esser rimasti a Varese ci è dispiaciuto ed entrambi avremmo voluto cominciare una nuova avventura insieme, ma alla fine è giusto che ognuno scelga la sua strada”.

Se dico “Lecco-Pro Patria 1-3” qual è la prima cosa che vi viene in mente?
Gazo: “L’accoglienza che ci hanno riservato al nostro arrivo. Per loro era una partita fondamentale per riavvicinarsi in classifica e l’avevano caricata parecchio”.
Luoni: “Il casino che è successo! Diciamo che è stata una partita un po’ animata”.

Di nuovo insieme al Seregno; cosa vi siete detti la prima volta nello spogliatoio?
Luoni: “Sapevo che lui era già lì e nel momento in cui ero stato contattato dalla dirigenza l’ho subito chiamato; mi ha detto che cercavano a tutti i costi un difensore e alla fine ho trovato l’accordo con il Seregno. È stato davvero bello ritrovarci”.
Gazo: “Quando mi ha chiamato per dirmi che aveva ricevuto un’offerta dal Seregno ero felicissimo: io ero già arrivato, ma ero nuovo, e sapere che avrei iniziato l’avventura con una persona, oltre che giocatore, come lui mi ha dato una carica in più”.

Qual è stata la miglior partita da protagonisti nella stessa squadra?
Gazo: “Per l’importanza e la bellezza del derby ti dico Varese-Legnano in Eccellenza: eravamo sotto 2-0 e l’abbiamo rimontata 3-2 aumentando ancor di più il vantaggio che avevamo in classifica sui lilla”.
Luoni: “Non so sceglierne una; direi che tutta la stagione in Eccellenza con il Varese è degna di nota”.

La peggiore?
Luoni: “Anche qui non so rispondere per cui replico la risposta di prima: l’esperienza con il Varese, nel momento in cui sono iniziati i guai societari, non è sicuramente stato un bel periodo”.
Gazo: “Gozzano-Varese in Serie D. Eravamo in lotta con il Cuneo per la vetta, ma quel giorno tutta la squadra ha fatto una brutta partita e abbiamo perso 2-1; quel giorno abbiamo perso il campionato”.

La partita da avversari che ricordate di più è quel famoso Lecco-Pro Patria oppure ce ne sono altre?
Gazo: “Quella partita è difficile da dimenticare e a dir la verità non ci siamo affrontati poi così tante volte da avversari: due volte quell’anno e una volta, per ora, in questa stagione”.
Luoni: “Sicuramente quella; poi ci siamo sfidati poche volte da avversari”.

Ci sono stati dei momenti in cui vi siete mandati a quel paese?
Luoni: “Assolutamente sì! È capitato soprattutto in allenamento ed è giusto così!”.
Gazo: “Ovviamente! Mi ricordo che proprio durante Lecco-Pro Patria ci eravamo un po’ beccati, ma poi era finita lì e nel post partita ci siamo sentiti in totale serenità. E non dimentichiamoci di tutte le volte che è successo in allenamento: entrambi vogliamo far bene sempre e quindi è normale che ci si mandi a vicenda”.

Dal punto di vista umano, qual è il più grande pregio dell’altro?
Gazo: “La sincerità e la generosità; credo che ‘Luo’ sia la persona più generosa che conosco”.
Luoni: “Io lo considero come un fratello: è un bravissimo ragazzo e una persona sincera”.

Dopo Seregno le vostre strade si sono nuovamente separate; com’è stato il vostro incontro da avversari al Giovanni Mari di Legnano?
Luoni: “Quando si scende in campo bisogna scindere l’amicizia da tutto il resto; ci siamo considerati come normali avversari e abbiamo disputato la nostra rispettiva partita”.
Gazo: “Ero molto tranquillo. Poco prima di entrare in campo ho pensato “QQ”””adesso ritroverò ‘Luo’ da avversario, chissà come sarà” ma poi durante la partita non ci siamo praticamente mai parlati; è stata una giornata davvero serena e, per me, bella dato che abbiamo vinto”.

Dopo la partita vi siete confrontati?
Gazo: “Sì sì certo, anche se ho aspettato un po’ a chiamarlo perché immaginavo fosse incazzato. Ci siamo trovati la mattina dopo per un caffè, ma a dir la verità non abbiamo parlato molto della partita in sé”.
Luoni: “Ci siamo sentiti eccome, e gli ho ‘simpaticamente’ rinfacciato che contro di lui non ho mai vinto”.

Il momento più bello della vostra stagione fin qui? Per Gazo so già che è stato proprio la vittoria nel derby…
Luoni: “Non lo metto in dubbio! Per quanto riguarda il Legnano devo dire che purtroppo la nostra stagione è stata un po’ altalenante e non siamo mai riusciti ad inanellare un lungo filotto di risultati utili; credo che sia stato proprio questo il nostro problema. Se dovessi scegliere una partita in particolare direi la vittoria in casa contro il Gozzano 2-0: è stata forse la nostra miglior giornata”.
Gazo: “Beh sì, quella vittoria è stata davvero speciale per come è arrivata: dopo due vittorie consecutive affrontavamo una partita delicata e siamo riusciti a vincerla in pieno recupero dopo aver fallito un calcio di rigore. È stata una grande soddisfazione”.

Per concludere giochiamo un po’. Arriva un pallone spiovente e in zona ci siete solo voi due: chi tira via la gamba per primo?
Luoni: “Nessuno dei due!”.
Gazo: “Io no di sicuro!”.

Ultimo minuto, contropiede dell’altro e l’unico a difendere sei tu; cosa fai?
Gazo: “Lo stecco senza problemi!”.
Luoni: “Di sicuro lo stendo in qualche modo”.

Ti fa un fallo duro; come reagisci?
Luoni: “Ci sta, fa parte del gioco. A meno che non mi spacchi una gamba lo perdono”.
Gazo: “Non reagisco perché per i falli duri non me la prendo nemmeno con gli altri, fanno parte del gioco. La situazione cambia se l’intervento è aggressivo e fatto per far male, ma so che lui non è il tipo”.

Si accende una rissa con l’altro come protagonista; come ti comporti?
Gazo: “Vado a cercare di dividere tutti; è una cosa che farei a prescindere da lui perché è importante che i miei compagni mantengano la calma”.
Luoni: “Sono situazioni che possono capitare; in ogni caso cercherei di dividere e farlo ragionare”.

Se dovessi segnare cosa faresti (per Luoni ha una valenza particolare dato che sarebbe un gol dell’ex)?
Luoni: “Sinceramente non ci ho mai pensato anche perché mi capita molto raramente di segnare. Di sicuro sarebbe un’emozione da vivere al momento”.
Gazo: “Mi arrampico sopra il velodromo anche se non ci sono i tifosi!”.

Cosa vi augurate l’un l’altro?
Gazo: “In generale gli auguro di essere sereno e felice sempre. A livello calcistico gli auguro di ottenere il massimo… dopo domenica prossima!”.
Luoni: “Spero che lui e il Città di Varese si salvino direttamente perché se lo meritano; per il resto gli auguro di vincere tutte le partite… dopo domenica prossima!”.

Matteo Carraro

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