Entusiasmo è la parola d’ordine nella ripartenza del BasketBall Gallaratese che, a poche settimane dalla fine della scorsa stagione in cui i biancoblu hanno solo sfiorato il colpo grosso contro Desio nelle semifinali del campionato, si ritrova per preparare una stagione che si preannuncia carica di emozioni e di sfide complicate.
Un’annata, quella che sta per iniziare, nella quali i ragazzi del neo coach gallaratese Stefano Gambaro cercheranno di conquistare quella promozione che negli ultimi anni è sempre sfuggita di poco, ma che quest’anno è obiettivo sempre più concreto visto il mercato oculato e diretto che la società del Presidente Thomas Valentino ha messo in campo.

Una giornata di lavoro, quella di ieri sera, contrassegnata da tanto lavoro atletico ed aerobico, per mettere nelle gambe la cosiddetta benzina in vista della stagione, quanto con la palla e tecnico, in una filosofia che coach Gambaro sposa e fa sua come fondamentale, con la palla sempre al centro del lavoro dei suoi, per non perdere quel feeling con il gioco che può risultare determinante durante il campionato.

Una stagione che riparte con una Gallarate che vede una squadra nuova in diversi dei suoi effettivi, ma che come capo saldo ritrova sempre il suo capitano, Luca Ciardiello.
Inizia una nuova stagione, per lei quante sono le annate con questa maglia?
“Credo sia la sesta o la settima. Ripartiamo, sperando in un anno completo e non fermandoci, in una stagione che per Gallarate deve essere un ulteriore passo in più rispetto a quanto fatto lo scorso anno. Da anni stiamo facendo uno step in più stagione dopo stagione, quest’anno l’obiettivo dichiarato è la promozione, detto e ripetuto in tutti i modi. Come noi, hanno dichiarato l’obiettivo tante società ma poi ne salgono solo due in Serie B e quindi non serviranno solo i giocatori, ci vuole fortuna, ci vogliono tante variabili e ci proveremo con tutte le nostre forze. Partiamo da una squadra secondo me composta in primis da ragazzi umanamente di ottima qualità ed abbiamo cambiato l’allenatore per fare ancora un salto in più per provarci”.

Ha visto tante squadre qui a Gallarate, vedendo il gruppo di quest’anno, dove può migliorare quanto di ottimo fatto lo scorso anno?
“Secondo me abbiamo aumentato le rotazioni, abbiamo inserito un giocatore come Passerini che dal punto di vista dei punti nelle mani ci può dare risorse in più che lo scorso anno ci sono mancate. Abbiamo inserito un playmaker come De Bettin che è di categoria superiore, sa leggere la partita, rapido, con punti nelle mani ma soprattutto sa mettere in ritmo i compagni. Secondo me queste cose ci sono un po’ mancate lo scorso anno, ci siamo affidati molto al solito Teo Clerici, ad un super finale di Danelutti, io ho avuto un problema alla fine ma siamo sempre arrivati lì nonostante tutto. Quest’anno con Filippi e Goretti abbiamo aggiunto fisicità e costruito una squadra credo solida in tutti i ruoli, aumentando un po’ l’età e con essa l’esperienza, ma con giocatori di grande qualità”.

Sulla stessa linea del capitano gallaratese è anche coach Gambaro, entusiasta e voglioso di tornare a lavorare dopo un anno fermo a causa del covid che ne ha bloccato l’esperienza a Busto Arsizio.
Quali sono le emozioni della ripartenza?
“E’ sempre emozionante incominciare, poi questo è un anno particolare perché si cerca di tornare alla normalità, con un’annata vera. C’è tanta carica, ci sono sensazioni positive, anche se siamo solo all’inizio”.

Che gruppo ha trovato in questi giorni in cui vi siete incontrati e se ci sono le caratteristiche per poter far esprimere al meglio il suo gioco?
“Sì assolutamente, anche perché ho scelto in accordo con la società tutti gli acquisti del mercato. Abbiamo deciso di partire da uno zoccolo duro dello scorso anno aggiungendo nuovi giocatori in un’idea e secondo caratteristiche che permettano di esprimere il gioco che ho in testa. A livello offensivo mi piacerebbe molto andare dietro le qualità dei ragazzi, lasciandoli diciamo un po’ più liberi, per chiedere poi tanto indietro quando si deve difendere per poi raggiungere l’obiettivo comune più volte dichiarato, ovvero la promozione”.

E’ stato un mercato strano, tante squadre si sono rafforzate, le chiedo dove lei colloca Gallarate in una griglia di partenza virtuale?
“E’ difficile inquadrare un campionato su tre gironi, ci sono tante squadre attrezzate, secondo me almeno 7/8 con le qualità per andare in Serie B ci sono. Non riesco a fare una griglia oggi, ma da questo momento in poi noi dobbiamo ragionare che nessuno deve essere migliore di noi, dobbiamo lavorare per mettere in campo il meglio di ciò che sappiamo fare. Non sarà facile, perché siamo tanti componenti nuovi, dai giocatori, a me, allo staff, però già tra un mese dobbiamo essere pronti, che non vuol dire essere al 100% perché sarebbe impossibile, però cercare di fare il meglio e di esprimere al massimo il nostro potenziale, anche grazie agli sforzi ed a ciò che la società ci ha messo a disposizione. Non ci manca niente per fare bene, ora sta a noi”.

Come ha detto capitan Ciardiello la società ha dichiarato l’obiettivo promozione, secondo lei questo può essere una pressione più positiva o negativa per la squadra?
“Io la vedo come una cosa assolutamente positiva. Come ho già detto ai ragazzi è una grossa fortuna avere questo tipo di obiettivo perché è la cosa più bella che ti possa capitare da sportivo, giocare per vincere. Non la vedo come una pressione negativa perché da quello che ho potuto percepire dalle prime riunioni qui in palestra, dai primi contatti, non la vedo come una pressione ma vedo solo tanto entusiasmo e tanta carica. Poi chiaro ci saranno momenti difficili, di pressione, è giusto che ci siano e noi ci dovremo arrivare pronti per superarli, che poi è l’obiettivo del lavoro che andremo a fare”.

Alessandro Burin

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