Robur Saronno carica, pronta, privilegiata e fortunata. Il team saronnese scalda i motori in vista della ripartenza del campionato di serie CGold che la vedrà al via col ruolo di grande protagonista. Un ruolo che appartiene per censo e tradizione a Saronno, club che negli ultimi anni oltre ad aver vinto il campionato (salvo poi rinunciare alla passaggio in DNB) ha sempre frequentato la post-season.
“Ci stiamo allenando da quasi tre settimane e nella nostra “bolla” del Centro Robur – dice Claudio “Tato” Grassi, coach Robur -, cerchiamo di portare alla massima forma un gruppo che dopo cento giorni di stop ha bisogno, come tutti, di lavorare in maniera graduale. L’atteggiamento dei giocatori però è buonissimo e tutti sono desiderosi di riprendere sperando di poter affrontare un ritorno all’agonismo che ormai manca da oltre un anno”.
Qual è il tuo pensiero riguardo alla ripartenza?
“In verità sono fermo ad un bivio e – confessa il tecnico saronnese – non so proprio che direzione imboccare. Da una parte ci sono, oggettive e indiscutibili, le ragioni del “non ha senso”. Ad esempio so che non ha molto senso riprendere a giocare senza il conforto del pubblico e in un campionato che non gode di alcune visibilità il giocare solo per noi stessi rende tutto ancora più triste. So che non molto senso scendere sul parquet quando, sopra le nostre teste, è ancora incombente il pericolo di contrarre il virus e, in quest’ottica, capisco benissimo quei giocatori e addetti ai lavori che per motivi famigliari o lavorativi si sono chiamati fuori. E, ancora, ho ben presente che, con tempi di realizzazione già compressi, di fronte ai primi inciampi il rischio di non finire la stagione è elevatissimo. L’altra direzione suggerita dal bivio chiama invece in causa altre questioni abbastanza importanti come, altro esempio, la concreta possibilità, se si fosse abbassata nuovamente la serranda, di essere abbandonati da sponsor e amici che a vario titolo sostengono le serie minori. Anche in questo caso il rischio di subire la concorrenza di altre discipline è davvero dietro l’angolo. Altra ragione che mi porta a votare per il “Sì, meglio giocare” è riferita alla disaffezione evidenziata dai ragazzi più giovani, tanti dei quali avrebbero quasi sicuramente chiuso la loro esperienza col basket ad un certo livello. E, anche in questo caso, si tratta di un rischio che a Saronno non vogliamo nemmeno prendere in considerazione. Ovviamente ci sono in ballo altre questioni più specifiche, ma a grandi linee la situazione è questa e, come dicevo, non riuscendo a prendere una posizione definita mi limito ad eseguire gli ordini del presidente Ezio Vaghi il quale, come noto, si è sempre dichiarato favorevole ad una ripartenza”.
Il vostro gruppo squadra invece come si è ripresentato?
“In questo senso possiamo dirci fortunati perché tutti i ragazzi hanno dichiarato la loro disponibilità quindi siamo a pieno organico e non sarà necessario andare sul mercato. Questo aspetto, il poter lavorare di nuovo a ranghi compatti, costituirà certamente un piccolo vantaggio rispetto alle squadre che, invece, causa defezioni, sono state costrette a cambiare assetto”.
Cosa ti sembra, infine, del girone? Qual è il tuo parere al riguardo?
“Mi sembra che il nostro sia il girone più equilibrato in termini di valori tecnici e fisici. Forse non avremo i picchi che caratterizzano altri gironi posizionati più a Est, penso per esempio ad uno squadrone come Lumezzane, ma sicuramente la concorrenza sarà costantemente di alto livello. Così, sarà davvero fondamentale partire bene e con un calendario ridotto (14 gare nella prima fase, ndr) sarà determinante produrre prestazioni ricche di continuità”.
ROSA AZ ROBUR SARONNO
Beretta Matteo, guardia
De Capitani Francesco, guardia
Fusella Pietro, centro
Gurioli Alessandro, ala
Mariani Giacomo, playmaker
Pellegrini Gabriele, guardia
Politi Filippo, centro
Quinti Andrea, centro
Quaglia Pietro, playmaker
Tomba Enrico, playmaker
Tresso Davide, ala
Allenatore: Grassi Claudio
Vice allenatore: Michele Crugnola
Massimo Turconi