Archiviato il 2020 con il pareggio di Lavagna, ininfluente ai fini della classifica ma fondamentale per dare morale, il Città di Varese si tuffa nel 2021 con la speranza di dimenticare gli ultimi mesi e iniziare un nuovo campionato. Gli auspici ci sono tutti, anche nei piccoli dettagli: ad esempio, dai tamponi rapidi effettuati ieri non sono state individuate positività e di conseguenza, per la prima volta in stagione, non sarà necessario ricorrere ai test molecolari.

Ma a parte questo è inevitabile che l’interesse di tutti sia già proiettato al match dell’Epifania contro l’Arconatese: a Varese arriva una squadra fisica e compatta, forte di un 3-4-1-2 che potrebbe dare fastidio al 4-3-3 di mister Rossi. Il tecnico, comunque, appare tranquillo: “Loro hanno parecchia fisicità e sviluppano un bel gioco offensivo portando tanti giocatori dentro l’area; di conseguenza, però, si scoprono e noi dovremo essere pronti a pungere nei momenti giusti. I due moduli di gioco che vedremo contrapposti mercoledì possono darsi parecchio fastidio reciproco: ci aspetta una battaglia in cui sarà fondamentale soffrire in fase di non possesso e far male quando abbiamo il pallone”.

A livello fisico il Città di Varese si approccia bene al primo match del 2021 anche se Rossi perde, oltre ai lungodegenti Disabato e Mamah, due pedine fondamentali del calibro di Balla e Viscomi: l’attaccante era uscito malconcio a Lavagna e sta lavorando a parte, mentre il capitano è ai box a causa qualche fastidio alle ginocchia. Nei giorni scorsi si è rivisto in gruppo Siaulys, ma il portiere lituano non è ancora disponibile per scendere in campo. All’appello mancheranno Simonetto e Ammirati (che hanno lasciato Varese per altri lidi) e probabilmente anche Mobilio che ha le valige pronte; Fall potrebbe avere un’ultima chance per essere convocato. “Nel complesso stiamo bene – continua Rossi – e mi aspetto di migliorare dal punto di vista delle prestazioni a livello fisico e qualitativo, cosa che abbiamo fatto solo parzialmente a Casale e a Lavagna. Ormai è da un mese che sono qui e, se fossimo in estate, direi che è quasi finito il ritiro: noi siamo una casa in ristrutturazione e dobbiamo finire in fretta i lavori. Ho visto i ragazzi carichi e motivati, la mia sensazione è che stiano lavorando molto di più”.

Viste le defezioni le scelte sono quasi obbligate per Rossi e in difesa vedremo l’inedita coppia di centrali Mapelli-Parpinel davanti a Lassi. Sulle corsie c’è un ballottaggio a quattro fra Negri, Nicastri, Petito e Polo, ma visto il calendario fitto delle prossime settimane mister Rossi assicura che tutti avranno il loro spazio: “Ai miei terzini chiedo serenità. Sono giovani e non pretendo che mi risolvano le partite, ma che giochino da 6; quando uno sbaglia è giusto tutelarlo e dare spazio ad altri. Ognuno dovrà dimostrare il suo valore perché devono capire che hanno l’occasione per mettersi in mostra: ora giocano perché sono under, e lo fanno in una piazza importantissima per la Serie D, ma non devono perdere la chance di salire sul treno”.

A centrocampo i riflettori sono puntati su Francesco Gazo. “Giocherà titolare – anticipa Rossi – perché mi ha fatto un’ottima impressione e ritengo sia l’uomo giusto per dare l’esempio soprattutto in campo”. L’ultimo acquisto biancorosso avrà il compito di scortare Guitto, probabilmente insieme a Romeo, per portare quantità e qualità ad un reparto apparso fin qui troppo timido. Davanti troveranno probabilmente spazio Lillo, Minaj e Capelli, con Otelé pronto a subentrare: “Io per questa squadra ho in mente il 4-3-3 – spiega Rossi –; poi a seconda della partita posso spostare il vertice del centrocampo da basso ad alto, ma il modulo resta quello. Gli esterni e le mezzali sono fondamentali e devono giocare a tutto campo, mentre in attacco, al momento, nessuno può fare il riferimento centrale puro per cui devono alternarsi Minaj e Lillo perché Capelli non ha propriamente quelle caratteristiche. Ebagua? Speriamo di riuscire ad averlo per fine mese”.

Il calendario del Città di Varese si prospetta pieno di impegni e, considerando i recuperi, i biancorossi potrebbero scendere in campo otto volte in meno di un mese. “Da giocatore preferivo giocare domenica e mercoledì – sottolinea Rossi –, anche perché l’essere sempre sul pezzo mi dava stimoli continui. Vedremo quando calendarizzeranno i recuperi: ovvio che giocare tanto potrebbe portare qualche risentimento dal punto di vista fisico, ma avere una partita dietro l’altra potrebbe anche aiutarci molto a livello psicologico e con il lavoro fatto in questi giorni contiamo di aver messo la giusta benzina nel motore. Poi, per come sono fatto, non guardo troppo in là: ragiono su massimo due partite alla volta, e già contro l’Arconatese il campo ci darà delle risposte”.

In conclusione, qual è l’augurio di mister Rossi per il 2021 del Città di Varese? “Pretendo che quando si entra in campo ci sia il giusto spirito. Il fatto di indossare la maglia del Varese non ci porta punti gratis, perché questi vanno guadagnati sul campo sapendo che conquistarli con questa maglia dà un’importanza che altre piazze non danno; stesso discorso per lo stadio. A Lavagna c’è stato un passettino in avanti, ma ora serve continuità e, soprattutto, una grande prestazione con un ottimo risultato”.

Matteo Carraro

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