Se prima della partita avessero chiesto a qualcuno del Città di Varese di firmare per un pareggio nessuno avrebbe esitato; alla luce della partita, però, il 2-2 maturato sul campo del Pont Donnaz lascia i biancorossi con qualche rammarico. Rossi è però realista e ammette: “Senz’altro abbiamo qualcosa da recriminare perché dovevamo gestire meglio il doppio vantaggio, ma bisogna essere onesti e riconoscere che abbiamo portato a casa un buon punto contro una grande squadra che per lunghi tratti ci è stata superiore”.
Il Città di Varese è stato straordinariamente cinico nel primo tempo, come mai prima d’ora, ma nella ripresa l’approccio è stato troppo timido e il Pont Donnaz non ha perdonato. “Abbiamo sofferto anche nel primo tempo – continua Rossi – pur riuscendo a fargli male. Non credo che siamo stati molli al rientro, ma abbiamo sbagliato qualche situazione di troppo. Sul primo gol probabilmente c’è stata una spinta su Ebagua, e poi Masini è stato bravo a prendere il tempo a Gazo, mentre sul 2-2 l’errore nasce a monte perché abbiamo regalato una rimessa che non dovevamo concedere e poi non siamo stati in grado di spazzare”.
Col passare dei minuti è inevitabilmente subentrata un po’ di stanchezza e, alla domanda sul perché non sia entrato subito Minaj, Rossi è estremamente sincero: “Dopo il loro uno-due non pensavo a vincerla, ma solo a contenere la loro aggressività. Ho provato a rimediare con una sorta di 5-2-1-2 e solo quando siamo rimasti in superiorità numerica abbiamo tentato di vincerla, ma ormai era tardi. Resta comunque un buon punto. Ebagua? Sono contento per il suo gol e per il suo impegno: con lui in campo soffriamo di più in fase di non possesso ma meno in fase di possesso. L’ho stuzzicato dicendogli che se curasse il suo fisico potrebbe essere l’Ibrahimovi? del Varese per il futuro; speriamo sia così ”.
A differenza di altre partite la difesa, quest’oggi, è traballata in diverse occasioni, soprattutto sul lato di Marcaletti e Rossi, a tal proposito, si permette una battuta: “Beh, da quel lato c’era Lauria e credo che chiunque vada in difficoltà con lui. Scherzi a parte, comunque, potevamo fare senz’altro meglio in qualche occasione, sia in attacco sia in difesa, ma bisogna dare tutti i meriti del caso al Pont Donnaz perché sono davvero forti”.
Dall’altra parte, invece, c’è un visibilmente contrariato Roberto Cretaz (nella foto a destra): “Il Varese è stato concreto nel primo tempo trovando un gol da fuori e il raddoppio su un nostro errore, ma per il resto la partita l’abbiamo sempre fatta noi. Dispiace per le situazioni che non vanno bene, e mi riferisco anche alla designazione arbitrale: non parlo mai di arbitri però oggi ne ho viste di tutti i colori. C’erano almeno tre/quattro rigori per noi, di cui l’ultimo clamoroso, più tutta una serie di atteggiamenti che mi danno ragione: nel primo tempo Tanasa ha preso il giallo per un tocco di mano da distanza ravvicinata, mentre nella ripresa non ci hanno dato un penalty per un fallo clamoroso di Mapelli che ha preso il pallone sul braccio. Va bene che noi siamo salvi, ma non dobbiamo far salvare gli altri”.
Anche sulla partita in sé, Cretaz non le manda a dire: “Non è che siamo entrati in campo nella ripresa con l’atteggiamento giusto: noi siamo sempre così e le partite le abbiamo fatte noi ogni volta, tranne a gennaio quando abbiamo perso troppi punti. La classifica parla chiaro: noi abbiamo 35 punti, loro 20; con un po’ più di attenzione questa partita l’avremmo vinta. Ripeto, non possiamo regalare punti a chiunque viene qui”
Matteo Carraro