È un mister Rossi infuriato che si presenta ai microfoni dopo la sconfitta 1-0 firmata dall’Imperia: “Loro non hanno giocato a calcio e hanno impedito a noi di giocare. È stata una partita difficile, non bella, abbiamo provato a condurre il gioco ma non c’è stata la determinazione necessaria per vincere. Sono incazzato perché è ora di essere concreti e se dal centrocampo in giù abbiamo fatto bene, in attacco, Capelli a parte, non siamo pervenuti“.

Per lunghi tratti del match è stato il nervosismo a farla da padrone. “È una loro caratteristica – replica Rossi – impostano ogni partita in questo modo, ma se hanno 36 punti in classifica significa che hanno ragione. Sta di fatto che non abbiamo concesso praticamente nulla e il gol nasce da una respinta su un corner; noi abbiamo comunque fatto troppo poco e, anche se ci stava lo 0-0, la sconfitta è colpa nostra“.

Il Varese è parso stanco e meno cattivo rispetto alle altre volte, forse a causa dell’assenza di Balla là davanti. “Senza Besmir si perde cattiveria – conferma Rossi – e oggi faccio i nomi: Minaj, Otelè, Negri e Mamah hanno fatto troppo poco per essere decisivi. Bisogna fare i gol, non essere belli esteticamente. Infatti abbiamo preso un gol sporco, un tipo di gol che noi non facciamo mai e un motivo c’è dato che cerchiamo sempre di fare reti spettacolari. Oggi sono mancati i giocatori che dovevano dare la svolta e invece negli ultimi trenta metri non abbiamo fatto nulla; non farò più complimenti a nessuno dei giovani perché è ora che capiscano che devono crescere in fretta e maturare a livello caratteriale, cosa che ancora manca ed è fondamentale per diventare calciatori veri”.

Il passo falso preventivato nel prepartita è arrivato forse troppo presto, ma Rossi, com’è evidente, non è arrabbiato per la sconfitta in sé ma per come è arrivato lo stop. “Sapevamo di non poterle vincere tutte e che prima o poi ci sarebbe stato uno stop. Francamente la sconfitta me l’aspettavo anche peggiore, e invece abbiamo comunque fatto noi la partita e abbiamo perso su un tiro sporco. Ora bisogna resettare e ritrovare determinazione e concretezza per risalire la classifica. Quitadamo? Ha esperienza da vendere e, da ex difensore, posso assicurare che non è facile difendere con 50 metri di campo alle spalle; l’ha fatto bene, così come Gazo, Romeo e tutti i compagni di reparto. È in attacco che siamo mancati, Capelli ed Ebagua a parte“.

Protagonista durante la partita (e in un post partita decisamente turbolento con Andrea Scandola) il mister dell’Imperia Alessandro Lupo: “Non intendo chiedere scusa per la mia esultanza finale. Come faccio a non essere felice dopo una vittoria qui? Abbiamo vinto in un ambiente bellissimo, in uno stadio stupendo contro una squadra fortissima e un mister davvero bravo. Ne approfitto per dire che sono sicuro del fatto che il Varese si salverà senza passare per i playout. Per noi vincere qui è qualcosa di fantastico, soprattutto al termine di una partita tesa e nervosa: dietro lo sport c’è un lato umano e vorrei che la gente si mettesse nei panni di noi allenatori. Io sono fatto così, vivo le partite sempre con questa grinta che trasmetto a ragazzi e l’Imperia è proprio questa: magari non giochiamo bene, ma sappiamo difenderci bene e ripartire facendo male. La vittoria di oggi è meritata perché non abbiamo mai subìto un tiro in porta. Cosa è successo nel finale? Nulla, fa parte del gioco: anche se ho preso una cartella in faccia sono felice della vittoria. Anzi, per la mia squadra sono disposto a prenderne ancora pur di vincere”.

Matteo Carraro

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