È un mister Rossi che per una volta può gioire all’ultimo secondo, e non rammaricarsi come spesso avvenuto in stagione; la punizione allo scadere di Ebagua regala il sorriso ai biancorossi per un 1-1 sul campo del Gozzano che sa di vittoria. “Finalmente non siamo noi ad essere stati beffati – conferma Rossi – anche se oserei dire che il pareggio ci sta quasi stretto: è vero che nel finale potevano fare il 2-0, ma oggi si è confermata la legge del gol ‘mangiato gol subìto’. Credo sia sta la prima volta in carriera che ho rischiato sei attaccanti in campo…”.
Non è tutto oro quel che luccica, però, perché se da una parte è vero che il pareggio lascia tutti con il sorriso, dall’altra non cancella una partita che per lunghi tratti ha ricalcato quelle del passato. “All’intervallo sono entrato nello spogliatoio e ho chiesto ai miei se non erano stanchi di fare la figura dei co******; giochiamo bene, creiamo tanto, ma rischiamo sempre di perdere per una sbavatura che porta gli avversari a segnare alla prima vera e propria opportunità. Dobbiamo essere più scafati, e la vittoria di oggi è un segnale importante in questo senso”.
Punto che vale il quinto risultato utile consecutivo e, alla luce dei risultati del weekend, il Varese compie un ulteriore passettino verso la salvezza. “Il risultato fa bene al morale – continua Rossi – perché ci proietterà nella maniera giusta alla sfida di domenica prossima contro il Borgosesia, una partita di fondamentale importanza contro una squadra all’ultima spiaggia. Dovremo essere bravi e concentrati, lavorando per evitare quelle sbavature che anche oggi ci sono state. I tifosi? Nessuna piazza in Serie D può vantare una tifoseria come quella che c’è a Varese e oggi lo abbiamo visto”.
“Se avessimo pareggiato prima – conclude Rossi – magari avremmo visto un altro secondo tempo. Purtroppo abbiamo pagato la prima ingenuità e loro poi hanno messo il pullman davanti alla porta; siamo stati bravi a crederci fino alla fine e per una volta qualcuno ha guardato giù. Dellavedova? Io dico sempre ai ragazzi che c’è bisogno di tutti e cerco di stimolarli attraverso scelte che magari non sempre capiscono; Simone è un ragazzo serio che si allena sempre bene e se matura nel modo giusto ha tutte le qualità per fare grandi cose. Ma oggi tutti hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, da chi ha giocato titolare a chi è subentrato”.
Condivide appieno l’analisi Francesco Mapelli, roccioso difensore che sta guidando con autorevolezza la retroguardia biancorossa: “Il pareggio è più che meritato perché venire in casa della capolista e fare la partita vuol dire tanto e dimostra la forza del gruppo. Nelle ultime sfide abbiamo incontrato attacchi davvero forti, ma stando concentrati e uniti possiamo fare prestazioni importanti. Stiamo lavorando bene e siamo focalizzati sul nostro obiettivo per arrivarci il prima possibile. Tifosi? Sentirli è la nostra forza, peccato non averli sempre allo stadio, ma sappiamo che ci sono”.
Rammaricato l’ex biancorosso Luca Piraccini: “È un pareggio che per noi fa male perché avevamo già assaporato i tre punti, ma le partite finiscono quando l’arbitro fischia. Onore al Varese che ci ha creduto fino in fondo, noi abbiamo sbagliato nel non chiudere la partita. Che Varese ho visto? Ho visto una squadra solida che lotta e che gioca a calcio; mi dispiace vedere i biancorossi lì ma non avranno problemi a salvarsi. Noi? Speriamo di poter esultare alla fine, sarà una battaglia contro tutti”.
Matteo Carraro