Stare a guardare non è mai stato il passatempo preferito del San Michele che in pochi anni ha costruito una realtà solida, con la prima squadra in prima categoria, e con un settore giovanile solido.
Lo stop forzato ha visto i piccoli gialloneri “ingabbiati” fra le mura domestiche, fin quando il nuovo via libera gli ha ridato spazio sull’amato campo da calcio di Casciago.
A raccontarci la ripresa è il responsabile del settore giovanile Gabriele De Caro.

Come è andato il ritorno in campo?
Devo dire che è stato un rientro molto positivo, a differenza di inizio novembre quando abbiamo provato a ricominciare ma la paura l’ha fatta da padrona, questa volta il desiderio era elevato, i numeri dimostrano una partecipazione al 100% o quasi, il nostro settore giovanile è tornato a respirare calcio ma soprattutto a sorridere”.

Siete una società giovane: quali sono le categorie che avete riabbracciato?
In totale, juniores compresa, abbiamo riabbracciato un’ottantina di ragazzi, suddivisi tra piccoli amici, primi calci, pulcini, esordienti, allievi e appunto juniores, queste sono le categorie con cui eravamo ai nastri di partenza ad inizio stagione e che continuiamo a portare avanti”.

Quanto all’organizzazione come avete pianificato la settimana?
La settimana vede il lunedì come giorno libero, poi dal martedì al venerdì ci siamo organizzati riservando gli orari del primo pomeriggio ai più piccoli, mentre dalle 18.15 in poi tocca ad allievi e juniores; abbiamo poi stilato una serie di regole per far sì che tutto si sviluppi nella massima sicurezza, quindi con mascherine finché il distanziamento non lo permette, postazioni individuali, nessuna figura “esterna” all’interno delle strutture di gioco, nessun utilizzo degli spogliatoi nemmeno per posare le borse, sappiamo bene che questa non è la normalità ma devo dire che tutti si stanno adeguando e rispettano scrupolosamente le regole. Viste le condizioni attuali, in caso di maltempo diamo sempre comunicazione il giorno prima dello svolgimento o meno degli allenamenti, non possiamo rischiare nulla”.

Al ritorno sul campo c’è stato qualche episodio da parte dei ragazzi che ti ha colpito particolarmente?
A dire il vero non ricordo nessun aneddoto in particolare ma l’entusiasmo è stato pazzesco, contagioso, ci siamo posti un unico obiettivo che è quello di farli divertire il più possibile, in realtà è il nostro obiettivo di sempre, noi non mettiamo pressioni durante il campionato figuriamoci in un momento così”.

Obiettivo divertimento ma uno sguardo al futuro per non farsi trovare impreparati c’è sempre…
Quello sicuro, nella nostra testa abbiamo in mente un sacco di tappe, dai camp estivi, agli open day, così come amichevoli e tornei estivi, per adesso però possiamo solo puntare a fare più allenamenti possibili”.

Nel vostro settore giovanile spicca anche una quota rosa: ci vuoi dire qualcosa in più?
Nella categoria primi calci c’è Carolina, un’atleta appassionata di calcio vuoi perché anche sua mamma giocava, vuoi perché trascinata dai due fratelli più grandi che giocano da noi, è molto affiatata con il suo gruppo, è dotata, ma soprattutto si vede che si diverte: spingiamo tanto in questa direzione, ben vengano le squadre miste, rispecchiano a pieno i nostri valori, speriamo di incrementarle sempre di più”.

Capitolo prima squadra: tutto fermo e nessun allenamento in vista?
Sì con loro è tutto fermo, visto che la stagione è praticamente finita, ci siamo presi tempi diversi, è normale che speriamo che l’evoluzione epidemiologica ci permetta di farci godere un po’ di più i mesi caldi, a partire da maggio, dove speriamo di poterci ritrovare un po’ per programmare il prossimo campionato, e un po’ perché il calcio manca a tutti, non solo ai più piccoli, stiamo in guardia e vediamo che succede”.

Mariella Lamonica

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