Andrea Scaccabarozzi è uno dei tanti nuovi arrivi estivi a Saronno. Centrocampista che tra pochi giorni compirà 27 anni, ha grande esperienza in Promozione e anche in Eccellenza, categoria in cui ha giocato lo scorso mini-campionato con la maglia della Luciano Manara. Mezzala o perno davanti alla difesa, finora il suo rendimento con gli amaretti è stato altissimo e ogni domenica è sempre tra i migliori dei suoi. E domenica scorsa a Besnate, nell’importante vittoria d’alta classifica ottenuta contro la Besnatese, ha riconfermato questo trend.

Cominciamo proprio dalla vittoria contro la Besnatese che vi ha fruttato 3 punti d’oro.
“E’ stato un successo fondamentale che ci ha permesso si scavalcare la Besnatese stessa e di riconquistare il secondo posto solitario che avevamo perso con la sconfitta contro la Lentatese. E’ stata una gara equilibrata, entrambe le squadre hanno cercato di giocare e creare occasioni e allo scadere siamo riusciti a vincere grazie ad un rigore. Diamo i meriti ai nostri avversari che hanno disputato una grande partita, ma noi, vincendo, non abbiamo rubato niente”.

Siete secondi con 19 punti all’attivo. La Solbiatese è prima con 25, a +6 da voi. Dove potete arrivare? Qual è il vostro obiettivo?
“La società non si è mai nascosta e vorremmo vincere il campionato. Davanti a noi la Solbiatese non perde un colpo e al momento è difficile raggiungere la vetta, ma il torneo è lungo e ci sono ancora tantissime partite da giocare. Credo che la nostra sconfitta di settimana scorsa contro la Lentatese sia stata un nuovo punto di partenza: non meritavamo di non portare a casa nemmeno un punto, vista la mole di occasioni create, ma penso che uscire dal campo a mani vuote ci sia servito e ci abbia dato quella spinta in più nel cercare il successo fino all’ultimo secondo contro la Besnatese. Volevamo riprenderci immediatamente dopo quel ko e ricominciare un filotto importante che ci auguriamo di portare avanti anche nelle prossime settimane”.

Lo scontro diretto con la Solbiatese è arrivato già alla prima giornata. Troppo presto? C’è del rammarico per come è andata?
“Sì, affrontarci all’esordio non ci ha aiutato. Sarebbe stato diverso se ci fossimo incontrate dopo qualche giornata di rodaggio, ma c’è ancora il ritorno da disputare e non sarà facile per noi ma nemmeno per loro. La Solbiatese è molto forte e merita l’attuale posizione in classifica, ma sicuramente non ci sono ben 4 gol di differenza tra noi e loro. Il 4-0 incassato è una punizione troppo severa”.

Il vostro percorso in Coppa Italia è stato interrotto ai 16esimi di finale dal Morazzone ai rigori.
“Ci dispiace molto perchè vincere la Coppa Italia era un nostro obiettivo e ci avrebbe dato l’opportunità di accedere alle graduatorie per salire di categoria. Purtroppo non è andata come volevamo e, più che per i rigori che sono sempre una lotteria, c’è amarezza per come è andata la partita. Penso che quella sera abbiamo sfoderato la nostra migliore prestazione stagionale e quel gol del 2-2 preso nei minuti finali a conti fatti ci è stato fatale”.

Quanto a te, come ti stai trovando al Saronno?
“Personalmente sto bene e sono contento della scelta fatta. Siamo una squadra quasi totalmente nuova e abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo per conoscerci e amalgamarci. Siamo secondi in classifica e l’andazzo non può che essere positivo”.

Foto Felix

Che cosa ti ha spinto ad accettare l’offerta del Saronno?
“Avevo altre proposte anche in Eccellenza, ma Saronno è una piazza prestigiosa, ha presentato un progetto ambizioso e di prospettiva e non potevo dire di no. Inoltre, conoscevo già il capitano Stevanin, con cui ho giocato a Cantù e mi ha parlato solo bene di questa realtà, e anche Torriani con cui ho giocato alla Luciano Manara”.

Hai militato per tanti anni al Cantù Sanpaolo e hai assaggiato il girone A con la Guanzatese qualche stagione fa e l’anno scorso per pochissime giornate con il Castello Città di Cantù. Come ti sembra questo campionato? 
“Non noto grosse differenze tra gironi, è un torneo molto competitivo e tosto. Oltre alla Besnatese che mi ha fatto un’ottima impressione e la Solbiatese che è prima in classifica, un’altra squadra che mi è piaciuta è l’Accademia Inveruno contro cui, infatti, abbiamo faticato parecchio. Ho già giocato nel girone A con la Guanzatese e quella stagione è stata pazzesca: dopo un’andata quasi alla soglia dei playoff, diverse vicissitudini ci hanno portato addirittura alla retrocessione”.

Che obiettivo personale ti sei fissato?
“Vorrei che fosse un campionato positivo per il Saronno e vorrei che insieme riuscissimo ad arrivare più in alto possibile. Quanto a me, mi piacerebbe segnare qualche gol, mi piacerebbe togliermi questa soddisfazione. Amo impostare e faccio la mezzala più di possesso che di inserimento, ma spero di farcela prima o poi a scrivere anche il mio nome nel tabellino marcatori”.

Mister Taroni è molto giovane e ha soltanto un anno in più di te. Che rapporto hai e avete con lui?
“Lo conoscevo già e fuori dal campo siamo amici. Tra noi c’è un bel rapporto, di grande rispetto e fiducia. Pur essendo la sua prima esperienza da primo allenatore e per di più in un contesto importante come Saronno, sta facendo bene e noi lo seguiamo totalmente”.  

Domenica arriva l’Union Villa Cassano, che cosa ti aspetti?
“Non conosco nessuno in particolare dei nostri prossimi avversari, ma ricordo che li abbiamo affrontati in Coppa Italia in estate e li avevamo battuti 2-0. Speriamo di ripetere lo stesso risultato. Sono ultimi in classifica ma questo tipo di match nasconde sempre tante insidie; dovremo prestare la massima attenzione”.

Laura Paganini

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