Non è la miglior prestazione della stagione, ma Milano passa contro Cantù. Vincono le due di Bologna, mentre Trento demolisce in casa la Germani dell’ex Maurizio Buscaglia. Treviso vince a Cremona al fotofinish grazie ad un canestro di Nikola Akele. Ai box la Pallacanestro Varese, che ha osservato un turno di riposo. Non disputata Brindisi-Sassari a causa della positività di alcuni giocatori sardi.

Fortitudo Lavoropiù Bologna – UNAHOTELS Reggio Emilia 71-68
Serve l’instant replay, strumento legato a doppio filo alla storia della Fortitudo, per decretare la vittoria dei biancoblu, dopo che gli arbitri hanno accertato che la tripla per il pareggio di Petteri Koponen era arrivata fuori tempo massimo. Esordio quindi amaro sulla panchina di Reggio Emilia per Attilio Caja, che però ha visto una squadra dotata di atteggiamento sicuramente più combattivo rispetto agli ultimi mesi. La gara è rimasta in equilibrio per tutti i 40 minuti, con qualche parziale sia da una parte che dall’altra. Da segnalare in casa Fortitudo gli infortuni per Saunders e Withers, ma anche una prestazione da vero leader di Adrian Banks. Per Reggio si vede finalmente il miglior Sims, ma poco altro. Per Bologna 23 di Banks e 22 di Hunt. Per Reggio Emilia 23 di Sims, 12 di Taylor.

Dolomiti Energia Trentino – Germani Brescia 91-67 (foto Aquila Basket Trento)
Sceglie una partita speciale la Dolomiti Energia, cioè il ritorno a Trento di Maurizio Buscaglia, per disputare una delle migliori prestazioni di questo campionato, perché con un grande secondo tempo domina la Germani e prova a tenere il passo di Varese e Cantù per uscire dai bassifondi della classifica. il primo tempo di gara si conclude con un vantaggio di sei lunghezze da parte di Brescia grazie ad un parziale firmato da Forray e Sanders. Al rientro degli spogliatoi la partita diventa a senso unico, perché Trento alza i giri della sua difesa, non concede canestri facili e in attacco sale in cattedra il duo di esterni formato da Morgan e Browne. Il copione non cambia nei minuti finali, anche se è Williams, con 12 punti nel solo ultimo quarto, a chiudere i conti. Per Trento 20 di Williams, 19 di Morgan, 16 di Browne, 14 di Maye e 12 di Sanders. Per Brescia 20 di Chery, 14 di Burns e 12 di Willis.

Carpegna Prosciutto Pesaro – Virtus Segafredo Bologna 70-75
Vittoria sofferta ma meritata per la Virtus, che si riprende dalla sconfitta di Brindisi e si prepara per la sfida di coppa contro Badalona in programma mercoledì. La gara inizia a punteggio molto basso, e la Virtus prova a scappare nel secondo periodo quando si trova avanti di 13 punti, prima che Drell e Cain possano portare lo svantaggio sotto la doppia cifra. Anche nel terzo periodo la Virtus non riesce a scappare nonostante un attacco equilibrato ed efficiente, perché deve fare i conti con un Filipovity scatenato. Nell’ultimo quarto proprio l’ungherese porta in vantaggio i padroni di casa, ma allora si vede tutto il talento e l’esperienza di Teodosic, che insieme al lavoro dei compagni porta le V nere alla vittoria. Per Pesaro 25 di Filipovity, 16 di Cain, 13 di Tambone. Per Bologna 11 di Belinelli e Gamble. 

Vanoli Basket Cremona – De Longhi Treviso Basket 85-86
Successo al cardiopalma per Treviso, che prima domina Cremona poi rischia di subire una clamorosa rimonta, annullata dal canestro dell’ex di giornata, Nikola Akele, in tap-in sull’errore di Sokolowski. Treviso aveva approcciato la gara nel migliore dei modi, con tanti canestri da 3 e una difesa aggressiva, trovando anche 21 lunghezze di vantaggio a metà secondi quarto. Le triple di Sokolowski e la presenza sotto canestro di Mekowulu avevano garantito il parziale a Treviso, ma la risposta di Cremona stava per arrivare. I padroni di casa rientrano attorno alla doppia cifra di svantaggio tra secondo e terzo quarto per poi provare il tutto per tutto nei minuti finali di gara. La coppia di guardie Barford-Williams riesce a seminare il panico nella difesa di Treviso e arriva il pareggio a quota 80, ma Imbrò e poi il sopracitato Akele regalano il successo alla squadra di Menetti. Per Cremona 33 di Barford, 15 di TJ Williams, 10 di J.Williams. Per Treviso 18 di Imbrò, 15 di Mekowulu, Sokolowski e Russell. 

AX Armani Exchange Milano – Acqua S.Bernardo Cantù 70-57
È di Milano il derby, contro una Cantù raffazzonata in panchina e in campo (priva del suo leader Frank Gaines e dello staff tecnico dopo l’ultimo giro di tamponi, in panchina a guidare la squadra Christian Di Giuliomaria). La squadra di Messina apre la gara con un primo parziale di 26-14 che segnerà la partita fino alla sirena finale. Contro i grandi veterani milanesi, come Datome o Shields, Cantù risponde con la gioventù e la sfrontatezza dei giovani Procida e Bayehe, sicuramente le note più liete della stagione biancoblu. Nei 20 minuti centrali di gara Cantù riesce a non far fuggire definitivamente Milano, per poi sferrare un parziale di 0-11 a inizio ultimo quarto. Milano risponde con i suoi migliori italiani, Datome e Moraschini, che chiudono la gara da dietro l’arco. Per Milano 12 di Shields e Datome, 11 di Brooks, 10 di Moraschini. Per Cantù 12 di Bayehe, 10 di Johnson. 

Allianz Pallacanestro Trieste – Umana Reyer Venezia 69-87
Netto successo esterno per Venezia, che seppur priva di due leader come Bramos e Stone non si scompone in casa di Trieste e conquista due punti importanti per staccare l’Allianz e rimanere attaccata al gruppo di testa della classifica. L’inizio di partita è dominato dai due playmaker in campo, Fernandez per Trieste e Clark per Venezia, e proprio quest’ultimo con due triple a secondo quarto inoltrato trova il primo buon vantaggio della Reyer. Gli ospiti scappano definitivamente nel terzo periodo, quando il trio di maggior talento offensivo orogranata (Tonut, Daye e Watt) decide di mettere le marce alte. Dopo 30 minuti Venezia è in vantaggio di 17 lunghezze, ma ha toccato anche i 20 punti di margine. Trieste ci crede ancora e arriva fino al -6, prima che il solito Tonut punisca dalla distanza la difesa di casa e porti il successo a Venezia. Per Trieste 16 di Upson, 15 di Doyle e 12 di Delia. Per Venezia 23 di Tonut, 16 di Clark, 12 di Watt e Campogrande, 10 di Daye.

Marco Mastrorilli

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