Entoni Guarda, classe ’96, è attualmente alla Sestese dopo aver avuto un trascorso anche in Serie D con l’Arconatese. Una stagione complicata, quella, sia dal punto di vista fisico che realizzativo e in cui l’attaccante ha ammesso di non essere stato incisivo quanto avrebbe voluto sotto porta; ora, invece, sta disputando un buon campionato a livello di squadra alla Sestese e, quando manca ormai sono una gara, quella di domenica in casa della Pontelambrese, le aspettative di inizio anno sono state rispettate.

Domenica scorsa contro la Luciano Manara avete dominato la partita e avete vinto con un rotondo 5-0.
“Domenica è stata una partita a dir poco perfetta, sotto tutti i punti di vista, corsa, tecnica, visione di gioco. Abbiamo fatto una partita con la P maiuscola. Siamo riusciti fortunatamente a sbloccarla subito, dopo due pali è arrivato il goal del vantaggio e da lì in poi la gara è stata in discesa. Penso che a livello di squadra non si potesse chiedere niente di più di quello che abbiamo fatto”.

Oltre all’ottima prestazione complessiva, hai anche segnato un goal. Come ti sei sentito?
“Sì, sono riuscito a segnare e quando ci riesci è sempre bello, soprattutto per un attaccante, visto che è la cosa fondamentale che viene richiesta. Era già un po’ di giornate che cercavo di far goal perché era da un po’ che mi mancava e quando ho visto che la palla è entrata in rete sono stato molto contento. E’ stata un po’ come una liberazione”.

Ora che ti sei sbloccato, pensi di poter replicare anche nel prossimo incontro?
“Sinceramente lo spero, soprattutto perché penso di essere una persona di quelle a cui basta sbloccarsi per poi far venire abbastanza semplicemente tutto il resto. Mi sono sbloccato domenica quindi adesso mi auguro di poter continuare a segnare anche in questo weekend, anche se purtroppo sarà l’ultimo con una partita ufficiale. Mi è rimasto poco tempo in questo campionato per potermi far valere sotto porta”.

Avete poco da chiedere all’ultima giornata di campionato, come vi approccerete alla partita?
“Vogliamo certamente fare bene, poi questo campionato è strano, se ne perdi una finisci al penultimo posto, poi vinci e torni quasi a contatto con le prime. Considerando questo, noi proveremo a vincere per cercare di migliorare la nostra classifica e finire il più in alto possibile per concludere al meglio questa stagione atipica”.

Come state preparando l’ultima partita della stagione contro la Pontelambrese?
“Con tranquillità e serenità, sappiamo che non possiamo assolutamente mollare niente e che dobbiamo dare tutto in campo. Scenderemo in campo per giocarcela e vincere. La nostra intenzione è di andare a fare la partita, con le nostre idee di gioco e cercando di soffrire il meno possibile”.

Visto che il campionato si sta per chiudere, come pensi sia andata la stagione?
“Domenica dopo la partita è venuto a parlarci il Presidente e siamo tutti più che soddisfatti per le prestazioni che stiamo offrendo. Abbiamo perso qualche gara in cui meritavamo sicuramente qualcosa in più, tuttavia siamo molto contenti, sia noi, sia la società. Bisogna sempre considerare che siamo una squadra giovane, le intenzioni erano quelle di giocarcela con tutti, di far crescere tutti i giocatori in previsione dell’anno prossimo”.

Pensavate o pensavi di poter far meglio?
“Sicuramente pensavo di poter far molto meglio di quello che ho fatto. Con gli stop dovuti al Covid, la condizione fisica non è mai stata la migliore, soprattutto perché siamo stati fermi tanto prima di ricominciare il campionato; si fa fatica, ma comunque pensavo di poter dare qualcosa in più e di segnare qualche goal in più. La prestazione, invece, c’è stata sempre”.

Avendo giocato anche in Serie D, che differenze hai notato tra i due campionati?
“I ritmi sono un po’ più alti in Serie D, mentre c’è più fisicità in Eccellenza perché più si sale più il livello di tecnica si alza e quindi serve meno il contatto fisico. In Serie D c’è un altro tipo di gioco rispetto a questo campionato e anche a livello di preparazione fisica cambia”.

C’è un goal o una partita che ricordi in modo particolare?
“C’è sicuramente un goal che ho impresso nella mente: ero a Sesto Calende, con la Sestese, parliamo di quattro o cinque anni fa contro l’Union Villa Cassano. Mi è arrivato un cross dal fondo, ho saltato per andare in rovesciata e ho segnato, è stato molto emozionante”.

Andrea Vincenzi

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