Dopo il 2-0 firmato Braidich, mister Sgrò non può fare a meno di sorridere perché il Legnano è tornato a vincere e lo ha fatto nel migliore dei modi, senza subire gol. “Abbiamo tenuto bene la partita – comincia Sgrò – anche se devo dire che domenica scorsa contro il Bra avevamo giocato meglio; oggi siamo stati più concreti e ci siamo portati a casa una vittoria meritata. Credo che a questo punto sia meglio giocare meno bene: non prendiamo gol e riusciamo a vincere”.
Scherzi a parte il Legnano oggi ha dimostrato una certa solidità grazie anche alle parate di Russo ma, soprattutto, senza giocatori fondamentali per lo scacchiere lilla. “Oggi avevamo assenze pesanti, è vero – conferma Sgrò –, ma chi ha giocato non le ha certo fatte rimpiangere: Ortolani ha caratteristiche diverse da Nava ma è comunque un grandissimo giocatore e mi spiace doverlo lasciar fuori spesso, Pellino non giocava da un po’ e quindi è calato nella ripresa mentre Braidich direi che ha fatto il suo. Come farò a tenerlo fuori? Non è detto che debba farlo”.
Si è visto un Legnano camaleontico, capace di adattarsi alle situazioni e di controllare la partita abbastanza bene per lunghi tratti. “Siamo partiti con il 4-3-3 – spiega il mister – ma verso l’intervallo e a inizio ripresa stavamo soffrendo; sono quindi passato al 5-3-2 per avere più copertura e ognuno dei ragazzi che è entrato ha fatto bene. Sta diventando la mia squadra? Sì, già da qualche partita chi scende in campo riesce a fare tutto ciò che chiedo e dispiace aver raccolto solo un punto nelle precedenti tre partite. Siamo all’80% e credo che a parte le prime quattro, che bisogna ammettere essere molto più forti di tutte le altre, ce la giochiamo con tutti”.
Il Legnano può credere ai playoff? “Ogni volta che ci crediamo prendiamo una botta allucinante quindi meglio non crederci più” replica Sgrò con un sorriso, per poi concludere: “Dobbiamo pensare ad una partita alla volta, per cui testa al Varese tra dieci giorni”.
Visibilmente emozionato si presenta ai microfoni chi questa partita l’ha decisa, Fabio Dario Braidich (nella foto a destra), autore di una splendida doppietta: “Sono felicissimo, è una sensazione fantastica. Sono qui per fare bene e mettere le basi per la mia carriera; non vedo l’ora di avere un’altra occasione per dimostrare il mio valore. Le panchine delle giornate precedenti? Sono scelte del mister che accetto senza problemi perché l’importante è il bene della squadra”.
Braidich è entrato in campo fin dai primi secondi con la voglia di spaccare il mondo e le sensazioni che la sua prestazione odierna lascia fanno ben sperare per il futuro. Magari in coppia con Cocuzza? “Ricky è un grandissimo giocatore e da lui posso solo imparare; vedremo. Con il mister c’è un grande rapporto, mi ha messo serenità fin dal principio e mi ha permesso di integrarmi in un gruppo fantastico e disponibile. Sono al loro servizio e cercheremo di toglierci quante più soddisfazioni possibili”.
Dall’altra parte, invece, non può essere soddisfatto Stefano Rossini (nella foto a sinistra) perché si aspettava di più dal suo Borgosesia: “Oggi è mancata la convinzione e l’atteggiamento. Abbiamo provato, soprattutto nella ripresa, a fare la nostra partita e non abbiamo nemmeno sofferto troppo, ma ci siamo fatti gol da soli e siamo mancati nell’ultimo passaggio. Ho visto un approccio molle; pecchiamo a livello caratteriale e mentale”.
Queste lacune possono essere dettate da una rosa giovane e, per certi versi, inesperta, ma Rossini è ben attendo a distinguere il confine tra colpa e alibi: “Siamo partiti da una situazione di classifica difficile e stiamo facendo del nostro meglio per uscirne. È vero che la squadra è giovane e che l’esperienza si fa giocando e sbagliando, ma questo non deve essere un alibi: dobbiamo continuare a crescere, ma molto più in fretta di quanto stiamo facendo. Classifica? Io non parlo mai di classifica: dobbiamo guardare solo a noi stessi, senza pensare ai regolamenti e alle modifiche relative al discorso retrocessioni. Dobbiamo solo crescere”.
Matteo Carraro
