Veloce, con tanta corsa e voglia di mettersi in mostra: è questo Arnoldo Gomez Gonzales, terzino sinistro classe 2000 della Solbiatese. Partito in sordina, sta scalando le gerarchie di mister Gennari e la fascia a poco a poco sta diventando affar suo. Nato in El Salvador, è in Italia da quattro anni e in nerazzurro da quest’estate ed è proprio con questa maglia che sogna di arrivare in alto e togliersi tante soddisfazioni. “In Eccellenza? In Serie D? In Serie C? Più in alto? Lo spero tanto, sono giovane e mi auguro di diventare un ottimo giocatore”.
La Solbiatese sembra non avere rivali nel girone A di Promozione e domenica scorsa contro la Lentatese avete ottenuto il risultato più largo della stagione: 6-0 e altri tre punti messi in cascina.
“E’ stata una partita che abbiamo dominato fin da subito, abbiamo cominciato benissimo e dopo pochi minuti abbiamo trovato il vantaggio. La Lentatese non era affatto un avversario semplice da affrontare e, se avesse vinto contro di noi, oggi sarebbe terza in classifica. Noi siamo stati bravissimi, li abbiamo studiati bene in settimana e siamo scesi in campo con la giusta mentalità”.
Contro il Gallarate la settimana prima non siete andati oltre lo 0-0, invece. E’ stata una questione di approccio? Mister Gennari vi ha chiesto una reazione dopo quel pareggio?
“Quella contro il Gallarate è stata una sfida difficile perchè si sono chiusi bene, hanno pressato alto e nelle occasioni che abbiamo creato non siamo riusciti a sbloccarci. Contro la Lentatese il mister ci ha chiesto di partire forti e l’abbiamo fatto indirizzando così già dall’inizio la gara a nostro favore. Dopo l’1-0 è stato tutto in discesa”.
Se contro il Gallarate non avete fatto bottino pieno, tu però ti sei messo in mostra e sei stato il migliore tra i tuoi tanto da entrare nella classifica “The best of the weekend” del calcio dilettanti di VareseSport.
“Sono stato contento, è sempre una soddisfazione quando riesco a dare il mio contributo alla squadra. Spero di rientrare tra i migliori ancora altre volte in questa stagione perchè è una bella emozione vedere il mio nome tra i migliori delle partite della domenica”.
Siete i più forti e lo state dimostrando partita dopo partita: 29 punti su 33 (due soli pareggi e 9 vittorie), migliore attacco (26 reti fatte) e migliore difesa (3 reti subite). Come si fa a rimanere concentrati?
“Siamo bravi perchè manteniamo la giusta concentrazione ogni volta che andiamo in campo, sia per un allenamento, sia per un incontro ufficiale. Sappiamo cosa vogliamo, ossia la promozione in Eccellenza, e tutti remiamo verso quell’unico obiettivo. Le squadre che incontriamo danno sempre il 100% contro di noi perchè siamo la favorita, ma noi siamo consapevoli che ogni domenica è una battaglia e noi vogliamo vincerla”.
Sei un giovane di talento e prospettiva, com’è allenarsi con ragazzi esperti come Scapinello, Anzano, Torraca, Pellini ed altri compagni?
“Per me è un onore lavorare con loro. Mi sono trovato benissimo in questo gruppo fin dal primo giorno e i più esperti mi hanno aiutato ad inserirmi. Mi danno consigli, mi fanno vedere situazioni in cui posso migliorare e c’è un clima di collaborazione e insieme amicizia. Sono legato in particolare a Scapinello, un giocatore di alto livello e nello stesso tempo un bravo ragazzo. Quando ho segnato il mio primo e per ora unico gol con la Solbiatese (contro l’Olimpia in Coppa Italia, ndr) ricordo ancora che mi è corso incontro ad abbracciarmi”.
All’inizio della stagione non eri titolare e ora ti sei conquistato il posto sulla fascia sinistra.
“Rimango sempre a disposizione del mister e rispetto ogni sua scelta. In avvio ha dato fiducia agli elementi che erano alla Solbiatese già l’anno scorso e mi ha consentito di integrarmi al meglio. Si vede che da qualche tempo a questa parte ha visto la mia voglia, le mie qualità e mi ha dato fiducia. Ne sono molto contento e lo ringrazio per l’opportunità. Sono consapevole, però, di dover migliorare ancora: ho una buona corsa, mi piace spingere e andare sul fondo per i cross, ma so che devo imparare a difendere. Al Verbano e alla RG Ticino ero il quinto o il quarto di centrocampo, ora qui sto apprendendo al massimo cosa serve per difendere a quattro”.
Prima della Solbiatese, sei stato al Verbano e all’RG Ticino. Cosa ti porti dietro di quelle esperienze?
“Il Verbano è stata la mia prima squadra italiana e gliene sarò sempre grato. Mio nonno conosceva il presidente Barbarito e mi ha proposto a lui. Dopo un provino, sono stato aggregato e ho iniziato a lavorare con i rossoneri. Mi sono trovato benissimo e ho un bel ricordo di quell’annata. L’anno scorso, invece, sono andato all’RG Ticino e abbiamo vinto il campionato di Eccellenza passando per lo spareggio contro la Biellese. Eravamo una squadra costruita per vincere e ci siamo riusciti con il gol decisivo del mio amico Malvestio. E’ stata una cavalcata memorabile, sento ancora i miei ex compagni che sabato saranno impegnati contro il Città di Varese e, quanto a me, spero di vincere ancora altri campionati. In estate sono arrivato alla Solbiatese proprio con questo obiettivo; il progetto è ambizioso e ci sono tutti i presupposti per andare a bersaglio”.
Sei nato in El Salvador. Qual è il tuo percorso? Dove hai iniziato?
“Quando ho cominciato a camminare andavo già dietro ad un pallone. Fin da bambino, quindi, la mia passione è stata il calcio. Purtroppo ad El Salvador non ci sono strutture adeguate e il percorso di crescita di un ragazzino non è come quello che c’è in Italia. Mi sono tolto lo stesso delle belle soddisfazioni, però: sono stato capitano della squadra giovanile della UES, un club professionistico molto conosciuto nel Paese, sono stato convocato in Nazionale con l’Under 17 e ho giocato in Seconda Divisione prima di trasferirmi in Italia a 17 anni grazie a mia nonna e mio nonno. Dell’Italia mi piace tutto, anche se il clima e l’ambiente calcistico sono davvero diversi rispetto ad El Salvador”.
Qual è il tuo giocatore preferito?
“Mi ispiro a Marcelo, il capitano del Real Madrid. Mi piace perchè ha corsa, ha tecnica e si fa vedere in attacco. Inoltre, ho sempre tifato Real Madrid e non può che essere lui secondo me il migliore terzino sinistro”.
Domenica è in programma una partita da non sottovalutare: Solbiatese-Besnatese.
“Ci stiamo allenando bene e sono sicuro che anche domenica scenderemo in campo con grinta e concentrazione. La Besnatese è una squadra forte, dovremo stare attenti e approcciare la sfida come se fosse una finale. Vogliamo vincere ancora”.
Laura Paganini