Quello tra lo sport e la tecnologia è un rapporto divenuto indissolubile nel corso degli ultimi anni. Un rapporto che va avanti da tempo ma che ha comunque registrato alcuni ritardi soprattutto in alcuni sport.

Tra gli ambiti dove la tecnologia trova maggiore applicazione nel mondo dello sport ci sono i wearable, utili per monitorare e migliorare le prestazioni di professionisti e non. I dispositivi wearable servono per monitorare i battiti cardiaci, gli sforzi compiuti, ma anche telecamere all’interno dei palazzetti – nel caso specifico della NBA – per registrare i movimenti e le azioni al fine di tramutarli in dati da interpretare, approfondire e riutilizzare, oltre alla possibilità di comprendere come migliorare il proprio tiro.

Alcuni sensori inseriti nei palloni – tecnologia che dovrebbe interessare soprattutto il football americano –, poi, sembra possano consentire di registrare la velocità del movimento, la distanza degli spostamenti, ecc. (l’azienda che l’ha introdotta in questo sport ha anche creato un’app che consente, attraverso la gamification, di provare vari schemi di football), mentre un casco creato ad hoc che probabilmente si diffonderà nei prossimi anni permetterà di valutare la condizione degli atleti dopo uno scontro di gioco, potendo stimare eventuali danni e traumi.

Le app per lo sport

Così come avviene per gli utilizzi quotidiani, come ad esempio le varie app social oppure quelle di scommesse sportive e casino online, nel corso degli ultimi anni sono state create diverse app per migliorare le prestazioni delle squadre di calcio e non solo. In particolare, sono state sviluppate alcune app e tool che hanno iniziato a rivoluzionare soprattutto il ruolo dell’allenatore ma anche quello dei calciatori.

Un esempio ci è dato da “Mr. Allegri Tactics”, la prima applicazione – sviluppata dalla startup ‘Baasbox’ con la collaborazione di ‘Healthy Foundation’ – che un tecnico professionista ha deciso di lanciare per andare in soccorso di tutti gli allenatori, fornendo suggerimenti di natura tecnico-tattica, psicologica e alimentare. L’app, scaricabile dagli store Android e Apple e dal sito ufficiale, è stata lanciata ufficialmente nell’ottobre 2015 e al suo interno è possibile trovare una lavagna tattica interattiva, esercitazioni programmate da Allegri con Aldo Dolcetti, divise per capacità tecniche ed età dei calciatori, ma anche una parte riservata alla propria squadra, con la possibilità di inserire calendario e impegni vari.

La tecnologia a vantaggio degli arbitri

Non solo gli sportivi, ma anche gli arbitri possono usufruire di grandi vantaggi grazie alla tecnologia. Nel tennis l’Hawk Eye, introdotto nel 2006, consente al giocatore di rivedere su un maxi schermo una palla giudicata “dubbia”. Il giocatore può richiedere l’occhio di falco per due volte a set, più una terza volta nel tie-break. Anche il rugby ha a disposizione uno strumento simile, il TMO, il Television Match Officer, un arbitro dotato di moviola che può essere consultato dall’arbitro in campo per episodi dubbi; il basket non è da meno, così come il calcio che ha introdotto – finalmente – la tecnologia VAR per aiutare gli arbitri nelle decisioni più importanti.

Redazione

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