Con l’ufficializzazione del nuovo staff tecnico, la Pro Patria ha completato la transizione in panca tra l’uscente Javorcic e l’entrante Prina. Il prolungamento al 2023 di Sandro Turotti ha poi permesso a Patrizia Testa di taggare il biellese nell’operazione. Perché fosse subito chiaro nei tempi oltre che nei modi chi debba rappresentare il minimo comune denominatore tra le due gestioni. Un passaggio di testimone in cui il DS ha fatto al tempo stesso da regista e da garante.
Tra 2 settimane esatte (lunedì 19), il raduno allo “Speroni” costituirà il primo atto della stagione 2021/22. Proviamo a delineare come il gruppo biancoblu arriverà a quell’appuntamento.

Staff Tecnico. Uno così val bene una nuova figura nello staff. La classe di Beppegol Le Noci non poteva che comportare l’allargamento dei quadri tecnici ad un ruolo inedito. Quello di collaboratore del capo allenatore e di insegnante di base del Settore Giovanile. Una posizione di raccordo che potrebbe diventare anche un prezioso valore aggiunto quale cinghia di trasmissione tra panchina e spogliatoio. Ambito delicatissimo (lo stiamo vedendo anche ad Euro 2020), in cui un freschissimo ex giocatore può fornire un piano di osservazione privilegiato.
A completamento staff, l’ingresso di Stefano Bortolan (solidissimo curriculum piemontese innervato da 7 annate con Prina al Biella Villaggio La Marmora, Pro Belvedere, Biellese e Canavese prima di 8 campionati alla Pro Vercelli e gli ultimi 2 all’Alessandria), in sostituzione dell’ormai ex Preparatore Atletico Carlo Simonelli.          

Allenatore: Luca Prina
Vice: Massimo Sala
Collaboratore Tecnico: Beppe Le Noci
Preparatore Atletico: Stefano Bortolan
Preparatore Portieri: Renato Redaelli            

Squadra. Attualmente la rosa tigrotta può contare su un portiere (Mangano), 5 difensori (Molinari, Lombardoni, Boffelli, Saporetti, Vaghi), 6 centrocampisti (Brignoli, Nicco, Ferri, Bertoni, Galli, Ghioldi), 2 esterni (Colombo e Pizzul) e una punta (Parker). E Fietta? Causa overbooking in mediana, l’asolano dovrebbe essere impiegato come riferimento centrale nella difesa a 3. Ruolo già interpretato a gara in corso due stagioni fa (Renate) e in quella appena conclusa (Giana). Un po’ per scelta (ridurre il campo d’azione per preservarne la muscolatura esaltandone la visione di gioco), e un po’ per necessità (permettere un pieno recupero a Lombardoni). Alla bisogna, anche Colombo e Galli possono vestire più abbigli tattici. Ma (a naso e in attesa di conferme), Prina potrebbe privilegiare più la specializzazione rispetto alla duttilità.
In ogni a caso, nel ritiro di Sondalo la truppa biancoblu sarà composta da ben più degli elementi di cui sopra. Al netto di alcuni aggregati dal Settore Giovanile, entro il 19 Turotti metterà a disposizione della nuova guida tecnica almeno altre 4/5 pedine. Un portiere (under), uno o due esterni (anche qui under), e due punte. Una (nelle intenzioni) potrebbe essere Castelli, l’altra un profilo da valorizzare. Per il difensore residuo e altri due attaccanti (uno di maggiore esperienza più la speranza di acquisire a titolo definitivo Latte Lath), i tempi saranno invece più lunghi. Ma le vie del mercato (come e più di quelle del Signore), sono davvero infinite.                  

Giovanni Castiglioni

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