C’erano anche i varesini Tommaso Gasaproli e Martii Sciortino, portacolori del Maikun Factory Team, tra gli azzurri del BMX selezionati per uno stage al velodromo di Montichiari. Erano in 15 e tutti con il sorriso stampato sul viso. La Maglia Azzurra la indossano negli appuntamenti internazionali di Bmx. Per alcuni di loro, portarla nel velodromo di Montichiari, sulla pista bresciana, è davvero un’esperienza entusiasmante. Guidati dal CT Tommaso Lupi, si è svolto il primo dei tre appuntamenti in programma con la Nazionale BMX. Allenamento nel velodromo concluso all’insegna di una esclamazione detta all’unisono dai 15 piloti: “È fantastico!”.

Ritrovo alle 9.30 per una giornata molto diversa rispetto ai raduni di BMX. “Oggi si pedala in pista!”. Il tempo di prepararsi e poi via con il turbo innestato. Con la collaborazione tecnica di Diego Bragato, del Centro Studi FCI, i consigli preziosi del CT Marco Villa, la giornata di allenamento rappresenta la naturale prosecuzione di quel percorso di multidisciplinarietà che da anni guida le Nazionali, in questa occasione allargandosi anche al BMX.

Presente anche il coordinatore tecnico delle Nazionali, Davide Cassani. Parla, si confronta, osserva gli atleti coinvolti e ricorda ad ognuno di loro come “la pista può essere propedeutica anche al Bmx. Magari qualche giovane che pratica il bmx su pista può scoprire qualcosa di nuovo”.
Immagazzinate le regole fondamentali, preso confidenza con la pista grazie ad alcuni giri sull’anello e soprattutto con il mezzo (“le nostre bici sono piccole. Le ruote sono piccole. Abbiamo un freno piccolo ma… lo abbiamo!” – parola di alcuni ragazzi a battesimo sul velodromo) gli azzurri testano le loro “abilità” con le prove di partenza. Cinque, quattro, tre, due, uno e alè! Con questo incitamento, e solo dopo aver ascoltato Villa e osservato la Nazionale Pista all’opera, i piloti si sono lanciati e.. “ci hanno preso gusto” afferma Lupi. Tanto da cimentarsi anche nel test cronometrico lungo un giro.

La Nazionale di Villa durante il suo allenamento, condividendo la pista di Montichiari, diventa un faro agli occhi degli azzurri del BMX: “E’ una disciplina affascinante. E’ davvero utile per tutti noi questa esperienza” dice Giacomo Gargaglia, portavoce per tutti. “Non è la prima volta che salgo su di una pista ma farlo con il supporto degli azzurri di Villa è tutt’altra situazione”. Liam Bertazzo si improvvisa scherzosamente CT e aiuta Gargaglia nella sua “prova partenza”: “E’ stato bravo!” dice Liam (nella foto sotto).

La cortesia viene poi restituita: quando gli azzurri di Villa provano il quartetto, Giacomo Fantoni sostiene Bertazzo nello start. Il quartetto azzurro sembra mangiare l’anello bresciano: il rumore delle ruote sul legno lascia i piloti di BMX a bocca aperta: “Sono elegantissimi” si sente dire sottovoce da Lupi mentre i suoi ragazzi rimangono in silenzio ad osservare l’armonia del nostro quartetto. Questa non è multidisciplinarietà. E’ qualcosa che va ben oltre, ed i CT ne sono i primi consapevoli.

Grande soddisfazione per Tommaso Lupi: “I feedback avuti sono più che soddisfacenti, ci permetteranno di pianificare al meglio i prossimi due appuntamenti al velodromo con gli stessi ragazzi ed anche altri progetti futuri. Lavorando sul velodromo abbiamo avuto buoni riscontri. I dati raccolti nei test sono utili sia per l’atleta alla prima esperienza sul velodromo, sia per l’atleta che vuole dare una continuità. Gli stessi dati ci confermano che c’è affinità tra sprinter e atleti di bmx racing, proprio per la potenza che hanno in comune. Un atleta di livello di Bmx può confrontarsi su pista con sprinter di livello. Questo è il cuore e l’obiettivo del confronto con il CT Marco Villa. Un progetto nato da lontano, per assurdo che ha trovato una sua concretezza in pieno lockdown e che vuole andare lontano” ha concluso il tecnico azzurro.

S.G.

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