Ennesimo terremoto nel CRL dopo quello dello scorso 10 dicembre che, grazie alla dimissione di sette consiglieri, fece cadere il direttivo e di conseguenza il presidente Baretti. Nominato il reggente Antonello Cattelan, il 9 di gennaio si sono svolte le elezioni del nuovo numero uno con la celebrazione della vittoria di Carlo Tavecchio.
Il suo avversario, Alberto Pasquali, però non ci sta e ha cosi presentato ricorso presso il Tribunale Federale della FIGC contro la LND, Carlo Tavecchio ed altre tre persone per dichiarare nulla la votazione.
Il motivo? Secondo Pasquali, che nel ricorso è sostenuto dall’ex reggente Cattelan e da altre 24 firme, la votazione (che si è tenuta da remoto nonostante i tentativi di farla in presenza da parte dello sconfitto) è avvenuta in violazione delle norme statutarie e regolamentari e in assenza di regole predefinite e legittimate dall’approvazione degli organi competenti.
Nel ricorso si fa anche riferimento al fatto che per problemi di accesso alla piattaforma alcune società non hanno potuto esprimere la preferenza, che in alcuni casi si è provveduto ad agevolare il voto con un contatto diretto da chi stava svolgendo la procedura di votazione, che il termine della votazione è stato posticipato ingiustamente di 30 minuti e che non era possibile verificare l’effettiva registrazione del voto da parte della società.
Accuse molto pesanti, accuse di brogli e irregolarità che minano l’immagine di Tavecchio, della sua squadra ed anche del Team Nord Ovest Lombardia che ha sostenuto il nuovo presidente e che ha attivamente collaborato alla campagna e all’elezione.
L’impressione è che sia solo all’inizio dell’ennesima querelle all’italiana (o anche americana, viste le ultime gesta di Trump) dove chi perde non accetta la sconfitta e vuole a tutti i costi attaccare la poltrona.
Come dicono a ‘Striscia la Notizia’, se qualcuno ha qualcosa da aggiungere o da replicare… noi siamo qui pronti ad ospitare.
Michele Marocco
