Il 23 agosto comincerà ufficialmente la stagione della Cuassese, e il presidente Thomas Pedoja punta lo sguardo in alto: #prov1amoci! Lo slogan lanciato dalla società biancorossa è chiaro: alla ripartenza dopo due anni difficili l’obiettivo Prima Categoria può e deve essere un traguardo raggiungibile.

Per vincere il campionato la Cuassese ha puntato su Stefano Iori, allenatore decisamente navigato per queste categorie, e su un mix tra conferme e nuovi arrivi. Il sipario si alzerà da lunedì 23 agosto, data di inizio del ritiro, e la squadra comincerà a saggiare il proprio livello con le tre amichevoli in programma: il 26 agosto a Cuasso al Monte contro la Juniores, il 29 a Luino contro il Luino e il 2 settembre (o eventualmente l’1) a Brenno contro la Valceresio. “Siamo carichi – conferma Pedoja – e non vediamo l’ora di iniziare questa nuova avventura per lasciarci dietro due anni di purgatorio”.

Visto l’entusiasmo, dobbiamo aspettarci una Cuassese al vertice? L’hashtag #prov1amoci la dice lunga…
“Questo slogan l’avevamo creato qualche anno fa, ma mi è sembrato giusto riproporlo adesso perché dopo tutto quello che abbiamo passato l’unica cosa che vogliamo fare è ripartire e vincere. Mister Iori predica calma, e ha ragione, ma io credo che se non si parte con tanto entusiasmo e voglia di fare bene non si va da nessuna parte: io gioco per vincere, mi piace essere competitivo e fissare obiettivi magari anche più alti del normale. L’hashtag è stato riproposto proprio per spronare l’ambiente a dare più del massimo”.

Affronterete un campionato diverso rispetto al passato; cosa ne pensi dei gironi a 14 squadre?
“Questa decisione mi ha lasciato un po’ deluso. Un girone a 18 squadre mi sembrava più completo, più competitivo, più bello; 14 sono veramente poche. Tra l’altro sono state estromesse dal nostro girone squadre forti, come la Sommese, contro cui era un piacere giocare. Lo ammetto, questo format non mi convince”.

A proposito di Sommese, il fatto che sia stata inserita nel Girone N può rappresentare un bene per voi?
“Chiaramente mancherà una squadra che ha lavorato tanto e bene per concludere il suo campionato al vertice della classifica. Dall’altra parte, però, escludendo una pretendente alla vittoria finale si perde il pregio del campionato. Per quanto mi riguarda la sfida alla Sommese era un appuntamento irrinunciabile e, da questo punto di vista, tutte le squadre sentiranno la sua mancanza. Per fortuna sono rimasti i derby con il Ceresium e l’Induno, appuntamenti che attenderemo in maniera spasmodica. Chi temo di più? Non conosco con precisione tutti i rinforzi delle altre squadre, ma credo che dovremo avere un occhio di riguardo per il Laveno”.

La scelta di Iori come allenatore evidenzia l’ambizione della Cuassese: qual è il rapporto con il mister?
“Fantastico. Non avrei mai pensato di poter avere un allenatore del genere: in lui ho trovato tutte le caratteristiche che avevo conosciuto e apprezzato in Criscimanni. Parliamo di uomini eccezionali, allenatori esperti che portano avanti le loro idee calandosi nella realtà della società. Non credevo che Iori accettasse l’incarico nel momento più brutto della nostra storia, ma l’ha fatto: ha cominciato lo scorso anno in punta di piedi, per tutto l’inverno ci siamo sentiti e già ora è l’uomo chiave della Cuassese. Il mercato l’abbiamo fatto io e lui insieme a Valaderio: prima di prendere decisioni ha voluto valutare personalmente tutti i giocatori dello scorso anno e, nonostante avessimo perso tutte le partite, 12 giocatori sono stati riconfermati. Anche questo la dice lunga sull’uomo che è”.

La costruzione della squadra a che punto è?
“L’abbiamo praticamente finita. Ai confermati si sono aggiunti 12 nuovi innesti e con un difensore completeremo la rosa in tutto e per tutto. Nomi? Top secret (ride, ndr): il mister vuole tenere un profilo basso e non fare proclami, per cui vedrete la squadra al completo in occasione della prima amichevole. Fino a quel momento non faremo nessun nome, ma posso darti qualche anticipazione: abbiamo cambiato il portiere optando per un profilo giovane e di livello, sono arrivati due difensori di qualità, due ragazzi importanti a centrocampo e due ottimi esterni, ma il colpaccio l’abbiamo fatto in attacco ed è perfetto per il 3-5-2, o 3-4-3, di Iori insieme a Souiai. In uscita, purtroppo, dobbiamo salutare mio fratello Timothy, Davide Manfredini e Daniele Filpa. Sono tre ragazzi straordinari che erano con noi da parecchie stagioni, ma che hanno dovuto lasciare per questioni lavorative; ci tengo a ringraziarli con tutto il cuore. Mio fratello resterà comunque in società e continuerà ad allenare la Juniores”.

Prima del campionato inizierà la Coppa Lombardia: cosa ne pensi del vostro girone insieme a Ceresium Bisustum, Uggiatese e Union Tre Valli?
“È un girone tosto, difficile, ma che non vediamo l’ora di vivere: non conosco l’Uggiatese, ma già a partire dal derby contro il Ceresium cominceremo a saggiare il nostro livello. Giocheremo di fatto tre partite in casa, dato che Porto Ceresio è dietro l’angolo, e non vediamo l’ora di cominciare. Obiettivo? Fare l meglio possibile perché vincere è sempre bello ma è anche sempre difficile. Siamo agli inizi, dobbiamo mettere insieme una squadra nuova e amalgamare al meglio il gruppo; poi, come dice mister Iori, è bello andare avanti in Coppa perché ti confronti con altre realtà. Lo stesso discorso vale per la Juniores, un gruppo forte su cui puntiamo molto e che infatti abbiamo iscritto anche alla Coppa per fargli fare esperienza”.

Quanto orgoglio c’è da parte vostra nel ripartire dopo aver superato due anni del genere? Cosa significa presentarsi ai nastri di partenza con l’ambizione di salire in Prima Categoria?
“L’orgoglio è tanto perché una società piccola come la nostra ha dovuto combattere e sudare pur di mettere a norma ogni cosa. Con la pandemia ci sono state spese importanti da sostenere e sappiamo che quest’anno sarà uguale, ma la voglia e le motivazioni sono così tante che tutti noi faremo uno sforzo in più per arrivare in alto. Fremiamo dalla voglia di ripartire e l’augurio è che si possa giocare con continuità davanti al nostro pubblico che offre un contorno meraviglioso. C’è voglia di riscatto e ci auguriamo di essere protagonisti: #prov1amoci!”.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui