Si chiude ai sedicesimi di finale del turno individuale femminile la prima esperienza olimpica per l’arciera del CUS Insubria di Varese, Chiara Rebagliati.
La tiratrice nata in Liguria ha perso lo scontro diretto con la compagna di Nazionale Lucilla Boari, dopo aver sconfitto nei trentaduesimi la svedese Christine Bjerendal.
Una giornata, quella di oggi in Giappone, che ha visto recuperare le gare di tiro con l’arco rimandate martedì a causa di un tifone che si è abbattuto sulla terra nipponica e la prima sfida per la Rebagliati è stata proprio quella contro l’arciera svedese, vinta in maniera più che agevole con un 2-6 che lascia poco spazio ad interpretazioni: 26–24; 22–26; 26–28; 22–27, i punteggi di tiro con i quali Chiara ha vinto il turno, passando ai sedicesimi nei quali si è vissuto un vero e proprio derby in salsa azzurra.
Una sfida che ha visto la Rebagliati in netto vantaggio ad un certo punto del match, arrivando a trovarsi addirittura sul punteggio di 0-4 che sembrava ormai il viatico di una clamorosa vittoria verso gli ottavi di finale per lei, alla prima Olimpiade della sua carriera.
Invece, nel momento più difficile, la Boari ha tirato fuori tutta la sua classe ed esperienza ed approfittando di un passaggio a vuoto della Rebagliati nel terzo set, ha ribaltato le sorti dell’incontro, mettendo a segno da quel punto della sfida in poi due parziali di ottimo livello, conquistando il pass per gli ottavi di finale grazie al punteggio finale di 6-4: 25-26; 25-26; 25-24; 28-26;27-25.
Ora per la Boari l’attendono gli ottavi di finale contro la bielorussa Hanna Marusava, mentre per Chiara Rebagliati le Olimpiadi di Tokyo 2020 si chiudono qui, con un bilancio finale tutto sommato positivo alla prima esperienza Olimpica.
Forse rimane per lei solo il grande rammarico della prova in mixed team in cui non è riuscita a mettere in mostra tutte le qualità di cui è dotata, ma dando già dimostrazione di talento sia nelle qualifiche Ranking come migliore tra le sue compagne, in squadra, e nell’individuale in una sconfitta dovuta alla maggior esperienza della Boari, da cui ha solo che da poter trarre beneficio ed insegnamento per il futuro.
Alessandro Burin
(foto World Archery)