Il Città di Varese nelle ultime uscite è stato affetto da “pareggite”: i due 1-1 consecutivi al “Franco Ossola” contro Gozzano e Chieri, inframezzati dal 2-2 di Borgosesia, hanno lasciato in dote ai biancorossi tre punti. Un bottino esiguo, considerando che con un pizzico di sagacia in più sarebbero potute tranquillamente arrivare tre vittorie (che avrebbero significato primato in solitaria).

Il Varese, dunque, non può più permettersi di inciampare, anche se l’ostacolo di turno non è certamente dei più semplici. Domani, mercoledì 20 ottobre alle ore 15.00, capitan Disabato e compagni saranno attesi a Imperia per la 7^ Giornata di campionato.

Rossi (ancora squalificato) è ben consapevole che i cinque punti in classifica dei liguri non rispecchiano affatto il valore di una squadra in continua evoluzione e che sta provando a risollevarsi dopo un momento difficile. Non a caso il tecnico torinese dichiara: “Andiamo ad affrontare una squadra che nell’ultima settimana ha cambiato allenatore e inserito quattro giocatori importanti per la categoria. Sicuramente l’Imperia avrà voglia di riscatto dopo la sconfitta di sabato con il Borgosesia: sarà una partita piena di insidie, come tutte quelle in casa delle squadre liguri“.

L’attenzione di Rossi, ovviamente, non si focalizza sugli avversari ma il tecnico guarda anche in casa propria e prosegue: “Siamo consapevoli che avremmo potuto fare più punti in queste ultime partite e per questo dobbiamo essere concentrati e consapevoli che dobbiamo andare a recuperare quello che abbiamo perso“. Infine, non manca il solito indizio sugli undici titolari con il ritorno sulla fascia (dal primo minuto?) di Mirco Tosi: “Sulla formazione ci saranno tre cambi rispetto alla squadra che è partita titolare con il Chieri. L’importante sarà tenere alto il ritmo e dare intensità alla partita“.

Il Varese domenica scorsa ha dimostrato di poter tranquillamente passare dalla difesa a tre da quella a quattro, per cui Rossi non vuole dare punti di riferimento per domani. Di certo, a prescindere dal modulo, servirà ben altra intensità e costanza nell’arco dei 90′; aspetto che è mancato nelle precedenti tre uscite.

Matteo Carraro

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