Si avvicina la terz’ultima giornata di campionato per una Openjobmetis che domenica va in trasferta su uno dei campi più difficili della stagione: il parquet del Palaverde di Treviso, contro la De Longhi. La squadra di coach Menetti è senza ombra di dubbio una delle più belle realtà di questo campionato. E’ partita con l’obiettivo salvezza e ha raggiunto i playoff matematici già due giornate fa dopo il grande trionfo contro Sassari.
Una sfida che come precedenti fa registrare davvero pochissime partite, solo due tra le compagini, anche se pensando a Treviso tutta la Varese del basket ha in mente le grandi battaglie in campo contro la storica Benetton, che nulla ha a che fare con la società di oggi di Treviso e soprattutto con la serie finale del campionato 1998/1999 quando i Roosters riuscirono a conquistare lo scudetto della Stella contro i veneti in una serie finale infuocata.
I precedenti tra la De Longhi e la Openjobmetis invece sono recentissimi e solo due, in completo equilibrio, con una vittoria a testa. Il primo incrocio è quello dello scorso campionato, poi interrotto dal covid-19, che aveva visto trionfare i biancorossi allora allenati da coach Attilio Caja sul parquet di Treviso per 79-84, mentre in questa stagione è ancora fresca nella mente dei tifosi varesini la sfida del 27 dicembre, quando nella stessa gara Varese dimostrò il suo lato più bello ma soprattutto più brutto, come il parziale che subì nel terzo quarto di 18-1, con cui mise a repentaglio una vittoria fin lì fuori discussione e conclusa con quel fallo intenzionale fischiato a Scola che poi decretò la vittoria dei biancoblu, ancora oggi ai più inspiegabile come scelta.
Un 79-80 che reclama vendetta in casa biancorossa che avranno un arduissimo compito, quello di compiere un blitz che potrebbe dire salvezza, anche se l’impressione è che quest’anno fino all’ultimo minuto dell’ultima gara i tifosi biancorossi vivranno con il fiato sospeso i match dei loro beniamini.
Alessandro Burin
