Prima gara del nuovo anno per la Openjobmetis Varese che sa già, clamorosamente, di ultima spiaggia per gli uomini di coach Bulleri, appaitati all’ultimo posto in classifica e bisognosi di punti più che mai per iniziare al meglio il 2021 ed allontanare lo spettro retrocessione.
La sfida contro l’Allianz Pallacanestro Trieste (foto FB Allianz Pallacanestro Trieste) di domani, con palla a due alle 18:30 e diretta streaming su Eurosposrt Player, riserva moltissime insidie per una squadra capace di creare sempre grandi difficoltà a chiunque abbia incontrato, con ben 4 punti in più di Varese ed una gara ancora da recuperare.

La formazione di Eugenio Dalmasson, con i suoi 10 punti in classifica, si sta dimostrando gruppo dalle grandi qualità tecniche e soprattutto psicologiche, caratteristica questa, tallone d’Achille di una Openjobmetis troppo psicodrammatica in questo inizio di stagione.
I triestini infatti, sono riusciti a superare un momento difficilissimo dove il covid, nel pieno della seconda ondata, aveva travolto la squadra costringendola ad un lunghissimo periodo di stop forzato per i tanti casi di positività presenti nel gruppo, con la difficoltà di recuperare ben 3 gare nel giro di pochissimi giorni. Ora i friulani stanno decisamente meglio, come dimostra la vittoria importantissima di mercoledì in uno dei recuperi, proprio contro quella Treviso che tanto ha fatto male a Varese 3 giorni prima.

I ragazzi di Dalmasson sono un mix tra esperienza e gioventù davvero interessante, capaci di grandissime prestazioni se in giornata e dotati di una solidità e concretezza di squadra ottimale. La squadra nasce dalle idee di una regia tecnica tutta italiana, con il grande ex Cavaliero, a guidare i più giovani ma assai talentuosi Laquintana e Mussini, con la supervisione di Fernandez.
E’ indubbio però che le maggiori fortune i triestini le basino sul loro reparto lunghi, capace di dare peso e qualità tecnica a tutta la squadra, motivo in più di preoccupazione per una Openjoibmetis che proprio sotto il ferro è vittima delle maggiori difficoltà da inizio stagione. Un quartetto lunghi, composto da Delia, Da Ros, Udanoh e DeVonte che fa della capacità di conquistare tanti rimbalzi e creare secondi tiri per la squadra, i propri punti di forza, oltre ad una stazza media (205 cm) nettamente superiore a quella di Varese.

A loro si aggiungono le ali, piccole e forti, dotate di qualità balistiche non indifferenti, a partire da quel Grazulis corteggiato a lungo da Varese quest’estate e che si sta dimostrando una delle migliori soprese di questo campionato. L’ala forte, proveniente dalla A2, sta facendo registrare numeri importantissimi in questa stagione, con 8.8 punti di media a partita e 6.9 rimbalzi, che aggiungono imprevedibilità e pericolosità per un giocatore molto duttile nella fase offensiva, sia fuori che dentro il perimetro da 3 punti.
A lui si aggiunge un Mike Henry, vero e proprio cannoniere della squadra con il 71% da due ed il 40% da 3 in questa stagione, che è uno dei pericoli principali in attacco di Trieste, mattatore nell’ultima sfida contro Treviso con 17 punti.
La potenza di fuoco offensiva è sublimata da Milton Doyle, guardia eclettica e molto rapida, capace all’occorrenza di dare una mano anche in fase d’impostazione dell’azione.

E’ in dubbio che la chiave del match sarà la capacità di Varese di reggere l’urto a rimbalzo di Trieste cercando di evitare di concedere quei tanti, troppi secondi e terzi tiri, variabile negativa costante nella stagione della Openjobmetis. Molto affascinante è il confronto tra Strautins e Grazulis, in un uno contro uno tutto baltico che promette grandi scintille.

Alessandro Burin

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