Tutti per uno. Turotti per tutti. Sosta alle spalle. Così come il 2020. Nel mirino la 18^ con il Livorno (domenica 10, ore 15, stadio “Armando Picchi”) e il canonico bilancio a cavallo tra il nuovo anno e quello appena concluso. Mansione assolta urbi et orbi da Sandro Turotti grazie al filtro del Responsabile della Comunicazione biancoblu Nicolò Ramella.
La chiacchierata è proverbialmente a tutto campo. Invertendo l’ordine dei fattori, si parte dalla fine. E cioè dalla carezza ai tifosi: “Ci sono mancati. E’ stato spiazzante non avere il loro supporto. I cori, magari anche qualche fischio. Mi auguro di rivederli al più presto e spero che siano contenti di quello che stiamo facendo”.
E’ sempre calciomercato. A gennaio poi…Ma in via Cà Bianca, si mantiene un certo distacco: “Valutiamo. Potremmo inserire qualche 2001 e 2002 non tanto per quest’anno ma in prospettiva della prossima stagione. Dobbiamo programmare e non improvvisare. Altrimenti cadiamo subito. Un mese di mercato è molto lungo. Non escludiamo nulla. Ma è chiaro che è difficile andare a chiedere ad un presidente ulteriori sacrifici. La filosofia resta quella di cambiare il meno possibile”. Per forza o per amore. Perché il momento è più che mai catartico: ”E stato un anno difficilissimo. Dovendo organizzare una stagione così particolare. Sul piano sportivo credo che sia una stagione soddisfacente. Soprattutto per le prime 17 partite di questo campionato. Vista la classifica e gli obiettivi iniziali c’è da essere soddisfatti”.
A caccia di top player, cherchez la femme. Nello specifico, Patrizia Testa. A cui il biellese, riserva la chiamata al proscenio: “Il nostro presidente in particolare (ma tutti i presidenti in generale), sono i veri top player. In un momento di crisi come questo”. Numero uno tigrotta artefice di un progetto dalle chiare linee guida: “Il nostro è un programma ben definito. Quest’anno giocano dai 5 ai 7 under (l’anno passato erano 3/4). Un applauso va a tutti quelli che permettono questo lavoro. Perché i giocatori si possono anche scegliere, ma poi sono loro a dimostrare di voler migliorare. I giovani ma anche quelli con qualche anno in più. Voglio citare Bertoni e Nicco, acquisizione quest’ultima di cui sono molto soddisfatto”. Infine l’auspicio. Espresso da Turotti. Ma nei pensieri di tutti: “Lasciamo da parte il calcio. Cerchiamo di uscire da questo mondo così anomalo. Mi auguro di usare la mascherina ancora per poco tempo. Sarebbe una grande vittoria per tutti”.
Pro Patria for children. Iniziativa ormai dell’anno scorso (in realtà, svelata il 31 dicembre). Ma che merita debita copertura. Di cui diamo conto citando fedelmente il comunicato ufficiale: “La Prima Squadra biancoblu ha scelto l’ultimo giorno dell’anno per donare sostegno a bambini e famiglie del Caritas Baby Hospital di Betlemme. I tigrotti, grazie alla collaborazione con l’organizzazione umanitaria AiutoBambiniBetlemme, hanno raccolto dei fondi destinati alle cure dei piccoli malati in ospedale. In particolare, il sostegno andrà al servizio di visite ambulatoriali gratuite, che permette ogni anno a 42.000 bambini di ricevere quel primo consulto che fa la differenza tra la salute e la malattia, al quale altrimenti non avrebbero diritto giacché il sistema sanitario pubblico in Palestina non esiste”.
Giovanni Castiglioni