La regola è niente contratti pluriennali (va da sé, giocatori esclusi). L’eccezione è Sandro Turotti. In scadenza nel 2022 (contratto prolungato ad inizio pandemia), il biellese ha visto così oggi rinnovare la fiducia sino al 30 giugno 2023.
Un nuovo biennio che fa del DS biancoblu uno dei professionisti a più lunga militanza alla Pro Patria. Almeno in epoca moderna. Alle qualità ormai stranote, Turotti ha quest’anno sommato anche la capacità di individuare nel concittadino Prina l’erede di Javorcic in panca e il cospicuo dividendo staccato per la cessione al Frosinone di Gatti.
Una mandrakata che Patrizia Testa deve aver certamente gradito. Le parole vergate dalla numero uno tigrotta a margine del comunicato ufficiale, testimoniano la stima incondizionata: “Nei 5 anni trascorsi ha saputo costruire ciò che è sotto gli occhi di tutti. In sintonia con i miei valori, appartiene alla stretta cerchia di chi mi conquista umanamente, oltre che nel rapporto di lavoro. La fedeltà va premiata, sempre. Grazie Direttore!“. Sulla scorta di quanto sopra, i 5 anni diventeranno ora quantomeno 7.
Giovanni Castiglioni