La lista di Rossi. Alla vigilia dell’ultimo appuntamento di campionato al “Franco Ossola” contro il Derthona (domenica 20 giugno alle ore 16.00), mister Rossi guarda già avanti e parla del futuro del Città di Varese: “Al netto di tutte le difficoltà attraversate in stagione mi inorgoglisce aver costruito uno zoccolo duro importante: 10 giocatori saranno riconfermati, tre o quattro sono in standby, mentre gli altri lasceranno Varese“.

Nonostante tutto, comunque, l’obiettivo minimo della salvezza è stato acquisito e vincendo domani si potrebbe agganciare quel quattordicesimo posto che, anche con i playout, avrebbe garantito la permanenza in Serie D. “Questo ultime due partite – continua Rossi – mi hanno lasciato due sensazioni: il rammarico e la consapevolezza. Con in se e con i ma non si fa la storia, eppure non posso fare a meno di chiedermi dove sarebbe arrivata la squadra se… Dall’altra parte, invece, la consapevolezza di aver trovato la giusta quadra: i ragazzi hanno dimostrato coesione, voglia, grinta, professionalità e attaccamento alla maglia. Avremmo senz’altro potuto avere una classifica diversa, ma se siamo qui un motivo c’è”.

Cosa è mancato dunque?Il bomber di razza – risponde subito Rossi -. In categorie del genere non è facile trovarlo perché chi mantiene costantemente la doppia cifra in Serie D ci sta poco; per il resto, la storia degli attaccanti in D è molto discontinua e avere certezze in merito è difficile. Potremmo prendere un attaccante che quest’anno ha fatto 20 gol e trovarci punto e a capo la prossima stagione”.

La crescita di una squadra passa attraverso determinati step ed Ezio Rossi non si sbilancia troppo sugli obiettivi del futuro: “Crescere, per me, significa stare stabilmente un anno nella parte sinistra della classifica. Iniziamo ad arrivarci, poi vedremo cosa succederà; non dimentichiamo che da settembre cominceremo il secondo anno della nostra storia in Serie D e affronteremo comunque squadre ben più consolidate. I segnali sono comunque positivi: il mio obiettivo era finire nella parte sinistra della classifica, anche perché quando dopo sei giornate hai tre punti non puoi puntare troppo in alto, ma questa salvezza resterà per sempre nei nostri cuori. Chi non ha vissuto la squadra dall’interno non può sapere cosa abbiamo passato, ma non c’è mai stato un momento in i ragazzi abbiano mollato“.

Sulla svolta del post Casale è lo stesso mister ad esprimersi: “A seguito di quella sconfitta c’è stato l’univo vero faccia a faccia provocatorio. Sapevo le qualità della squadra e che l’impegno, nonostante i risultati negativi, c’era; tuttavia serviva qualcosa in più per smuoverli e ho detto loro cose pesanti, che magari non pensavo, per scuoterli. Sicuramente è scattato qualcosa che poi è uscito nel confronto tra di loro; probabilmente c’è stata più attenzione negli episodi“.

Archiviati i discorsi sul futuro, comunque, c’è da pensare all’ultima sfida di domani contro il Derthona. Il Varese è la quarta squadra nella classifica delle trasferte, ma in casa occupa l’ultimo posto della classifica e, nell’ultima giornata, bisognerà cercare di schiodarsi da quella posizione. “Sull’alternanza di rendimento tra casa e trasferta – conclude mister Rossi – non so darmi una spiegazione. Speriamo che dalla prossima stagione con il pubblico ci sia la svolta e già da domani vogliamo salutare i tifosi con una vittoria. Gli undici titolari? Forse non ci sarà Gazo, Sow giocherà di sicuro così come chi non è partito titolare mercoledì”.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui