Siamo giunti alla fine di questo tour de force post covid con Varese che affronta la Fortitudo in quella che è la sesta gara in 18 giorni per gli uomini di coach Bulleri (palla a due domenica 14 febbraio alle ore 16). Subito dopo si potrà tirare il fiato fino al 28 per la pausa prevista per la Nazionale e poi via con l’ultima parte di campionato e i relativi verdetti. 
La squadra arriva a questa gara con un percorso prima pieno di sconforto culminato nella sconfitta nel derby con Cantù, dalle successive vittorie gagliarde con Brindisi e Cremona fino al passo falso di Brescia dove, probabilmente, le batterie erano anche scariche per via dei 50′ di battaglia con la Vanoli.

Ora, però, serve un’altra, autentica battaglia contro la Effe scudata. Inutile sottolineare l’importanza capitale di questa gara: con i felsinei a soli due punti di distanza e la gara d’andata vinta per 83-88, si capisce quanto sia fondamentale vincere ad ogni costo alla Enerxenia Arena per incassare un 2-0 prezioso che consentirebbe a Douglas e soci di agganciare in classifica i bolognesi e superarli per via, appunto, della doppia vittoria. Sarebbe sacrilego buttar via questi due punti che permetterebbero a Banks e compagni di metterne 4 tra loro e l’OJM.

Di certo, servirà una prova diametralmente opposta a quella vista a Brescia soprattutto sotto l’aspetto difensivo. Servirà una Varese capace di reggere i giochi a due degli avversari e di capire tatticamente quale sia la scelta giusta da fare. Servirà una difesa di squadra più aggressiva perchè concedere altri 98 punti significherebbe automaticamente consegnare il successo alla Fortitudo. E servirà proteggere il ferro in maniera ben differente da quanto visto mercoledì sera contro la Germani. 
In una sfida cruciale come questa viene forse da pensare sia meglio preferire un Morse parso solido e sicuro di sé rispetto ad un Egbunu parso impacciato e non sempre condivisibile nelle scelte difensive. Oltretutto meno rodato nel ritmo partita e legnoso nelle iniziative individuali. 
D’altronde, non ci stancheremo mai di ripeterlo: le fortune dell’OJM passano dalla voglia di sbucciarsi le ginocchia in difesa più che dalle sortite offensive. Brindisi docet.

Anche Bologna ha i suoi problemi a livello di continuità con la formazione allenata da coach Dalmonte che sale e scende dall’ottovolante delle buone prove con molta facilità. Anche la Fortitudo lamenta problemi vicino a canestro: lo spot è quello dell’ala forte con Withers in caduta libera a livello statistico, un Totè che fatica a trovare continuità dopo le prime super prove con Dalmonte al timone e un Mancinelli lontano dal parquet da tempo per infortunio. Che Varese sappia sfruttare a dovere questa falla nello scafo fortitudino?

Matteo Gallo

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