Il Città di Varese è salvo, lo sappiamo, ma il campionato è ancora da giocare perché mancano quattro partite all’appello e in ballo ci sono le riconferme per la prossima stagione. Uno snodo fondamentale, in questo senso, si avrà già questa domenica a Saluzzo, in un match particolarmente sentito dai biancorossi soprattutto in virtù della clamorosa beffa dell’andata.

A presentare la sfida è un sorridente mister Rossi che però si fa subito serio nel momento in cui è costretto a fare la conta degli assenti: “Purtroppo dopo qualche giorno a ranghi compatti siamo tornati a dover fare i conti con gli infortuni e ci mancheranno quasi tutti i 2002: Petito ha una caviglia gonfia e anche Nicastri, per quanto avesse già un’uscita libera per un esame, non è al 100%. Disabato ha un problema al polpaccio e anche Ebagua non sta benissimo; a loro si aggiungono anche gli squalificati Siaulys, Polo e Otelè“.

Sarà quindi un Varese diverso rispetto a quello che Rossi aveva in mente: sarà probabilmente 3-4-1-2 con Lassi tra i pali difeso dal trio Mapelli-Aprile-Parpinel; Quitadamo a destra con probabilmente Capelli (o Minaj) sacrificato a sinistra con Gazo e Beak in mezzo. Uno fra Capelli e Minaj agirà sulla trequarti alle spalle di Balla e uno fra Dellavedova e Aiolfi che comunque si alterneranno durante la partita. Rossi non si sbilancia e si limita a scherzare: “Non avrò il problema di mandare qualcuno in tribuna e porterò in panchina Esposito e Fall, rispettivamente un 2004 e un 2005″.

Indipendentemente dalla formazione che scenderà in campo domani, comunque, servirà l’atteggiamento giusto per fronteggiare il Saluzzo. “Attaccheremo la gara come abbiamo fatto a Sanremo – spiega Rossi -. Con la Sanremese volevamo archiviare l’unica vera partita sbagliata dell’andata, mentre con il Saluzzo vogliamo riprenderci i due punti persi all’Ossola. Di quanto successo nel post gara non m’interessa perché sono concentrato solo a fare punti e legittimare la salvezza indipendentemente dal cambio di rotta dettato dalla federazione. Dovremo essere attenti perché il Saluzzo vuole chiudere il discorso salvezza e ha parecchie possibilità di scelta per quel che riguarda gli interpreti”.

Per concludere, a margine, c’è spazio anche per un commento sulla capolista Gozzano e sulla lotta per non retrocedere: “Non mi aspettavo che il Gozzano chiudesse il campionato – confessa Rossi – perché per quanto ho visto non sono la squadra più forte; ma se sono lì vuol dire che se lo meritano. Sulla corsa salvezza io ho parecchi amici a Fossano e mi auguro che riescano a spuntarla“.

Matteo Carraro

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