Ha solo 19 anni, ma Usman Kabeer è diventato in breve tempo uno dei titolarissimi di Kolec nella squadra maschile di A1. Il classe 2002, nato pallamanisticamente a Crenna, ha già dato dimostrazione del grande potenziale che racchiude in sé. C’è ancora molta strada da fare per diventare un ottimo giocatore, ma la sua mentalità umile lo ha già fatto crescere molto durante i primi mesi nella massima serie.

Nell’ultima partita avete perso contro Fasano, una big del campionato. Cosa non ha funzionato?
“Non siamo riusciti a mettere in pratica ciò che voleva l’allenatore. Non riuscivamo a chiudere bene gli spazi in fase difensiva, quando ci siamo compattati abbiamo sicuramente fatto meglio. Oltre a questo, in attacco eravamo un po’ persi e questo è stato dovuto anche alle assenze importanti che avevamo”.

Tre assenze importanti, appunto. Quanto hanno inciso?
“Molto, purtroppo perchè i tre giocatori che non hanno potuto esserci sono quelli da cui la squadra si aspetta i goal nei momenti più importanti e quando si è in difficoltà come lo siamo stati nel primo tempo. Detto questo, ci abbiamo lavorato tutta la settimana, consapevoli delle loro assenze, e dobbiamo essere contenti del risultato. Siamo consci che dobbiamo essere più sereni e tranquilli”.

Quanta motivazione vi dà l’aver giocato alla pari nella seconda frazione per continuare nel campionato?
“Ha dato veramente tanta motivazione, anche perché, nel momento in cui abbiamo serrato la difesa ed iniziato a recuperare, abbiamo pensato anche di poterla vincere. Dopo sono riusciti ad allungare ancora e questo ci ha tolto un po’ di morale. Ora dobbiamo essere bravi a rimetterci in carreggiata per la prossima partita”.

Come preparerete la sfida di sabato sera (ore 18.30) in casa contro Merano?
“Arriviamo all’incontro molto motivati e saremo concentrati per portare a casa due punti che ci servono. Sono molto positivo, vedo la possibilità di vincere, penso che anche tutta la squadra sia del mio stesso avviso, poi il campo darà il verdetto finale”.

Essendo tu molto giovane, come ti trovi con questo gruppo giovanissimo?
“Mi trovo molto bene ad essere onesto, tanti li conoscevo già da prima e con gli altri sono riuscito ad integrarmi molto bene. Non ho avuto problemi nemmeno con i più esperti perché sono fondamentali in questa squadra; sono qui per crescere e giocare il più possibile per fare esperienza, sia sotto l’aspetto mentale, sia sotto il profilo tecnico”.

Com’è stato l’impatto con la serie A?
“All’inizio cercavo di giocare come quando ero a Crenna, poi, capendo gli errori, grazie ai veterani sono sicuramente migliorato. A furia di sbagliare si impara a giocare in un modo diverso. Nel complesso sta andando bene, è ovvio che con il tempo avrò la possibilità di migliorare ancora, però mi concentro nell’imparare il più possibile nel breve periodo”.

Quali sono le tue ambizioni future?
“Sin da quando ero a Crenna ambivo ad una piazza importante, come può essere considerata la stessa Cassano, però sicuramente il punto di arrivo sarebbe la nazionale. È un obiettivo che mi porto dentro da quando ho iniziato a giocare e spero di poterlo raggiungere in fretta”.

Andrea Vincenzi

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