La Valceresio batte un colpo, anzi, più di uno provando a ripopolare il Peppino Prisco e più in generale le strutture che da sempre accolgono il settore giovanile biancoverde.
Da questa settimana arriva il sì agli allenamenti individuali fino alla categoria esordienti, con diverse annate pronte a rimettere piede in campo.
Con lo staff arcisatese pronto a gestire al meglio questa ennesima ripartenza, spetta a Silvano Zanovello, direttore sportivo del settore giovanile, far quadrare tutta la situazione: 
Siamo pronti a ripartire, a sperimentare questo nuovo via libera, lo faremo rispettando tutte le norme come abbiamo sempre fatto, nella speranza che sia la volta buona per fare solo passi in avanti…

Come vi siete organizzati?
Questa settimana tornano ad allenarsi tutte le categorie fino agli esordienti, settimana prossima toccherà invece a giovanissimi e allievi, al momento abbiamo programmato due sessioni settimanali di allenamenti da un’ora ciascuna, ovviamente non useremo né docce né spogliatoi e svolgeremo attività individuali, vediamo come va, se non ci saranno intoppi potremo anche pensare all’attività piena di un’ora e mezza e via via a tutto il resto”.

Quale ipotizzi sarà la risposta complessiva?
Fino ad oggi ogni genitore che ho incontrato mi ha sempre chiesto quando saremmo ripartiti, adesso per fortuna posso dare una risposta concreta; analizzando la situazione io penso che avremo il 90% delle adesioni, sperando che la situazione visite mediche non complichi eccessivamente questo percorso”.

In che senso? Spiegaci meglio.
Purtroppo chi ha avuto il virus può ripartire solo presentando una visita medica specialistica con una spesa che è totalmente a carico della famiglia, ma oggi come oggi ci sono famiglie dove il peso specifico di quest’uscita di denaro è pesante, pesantissimo, la situazione economica è sotto gli occhi di tutti, questo è un nuovo sacrificio di cui lo stato non si assume responsabilità, dovrebbe renderla gratuita, agevolare la “rinascita” di questi bambini, piuttosto che continuare a mettere i bastoni fra le ruote”.

In questo lunga pausa vi siete attivati con gli allenamenti online?
In questa seconda ondata a dire il vero no, lo abbiamo fatto l’altra volta, ma adesso invece, complice anche la stagione, non abbiamo attivato questa modalità, ecco perché fremiamo ancor di più nel voler ripartire”.

Entusiasmo sì, entusiasmo no: anche questo è un altro problema da affrontare con cura visto che si parla anche di una certa “pigrizia mentale”.
Sì è vero, la sofferenza che hanno avuto i ragazzi a livello fisiologico non è paragonabile a quella mentale, ancora più acuita da questo fermo, il cervello ha il compito di farci fare meno fatica possibile, ora è stato disabituato a fare sport, l’obiettivo invece è tornare a spronarlo, a scrollare quella pigrizia che lo rende prigioniero, il nostro non è un compito facile e più che di compito io parlerei di missione”.

Da uno a cento quanto hai insistito per voler ripartire “a tutti i costi?”
Più di cento perché sono il primo a dire che non ci siano grandi certezze, ma sono anche il primo a credere che queste certezze non si possano aspettare in eterno. Io lavoro nel settore sport da sempre e purtroppo in tanti non si rendono conto del reale danno che questo fa ai ragazzi, ci sono capacità cognitive che o sviluppi adesso o non sviluppi più, creando dei buchi che poi non puoi riempire ma che resteranno nel tempo; mi sono battuto per questa ripartenza perché so che quello che andremo a proporre sarà più un’attività motoria e sociale piuttosto che calcio, ma i bambini hanno bisogno di essere stimolati, coinvolti, ai mister e allo staff ho chiesto il doppio dell’entusiasmo di prima perché qualche tempo fa bastava dire “partitella” per scuoterli, adesso che la partitella è proibita dobbiamo inventarci altro, ma i modi per farli divertire sono più di quanti se ne possano immaginare”.

Si parla tanto anche del prossimo anno, sei favorevole o contrario al blocco delle annate?
Bella domanda…di base sono contrario, lascerei tutto com’è perché vorrebbe dire stravolgere l’organizzazione, ma dall’altro mi rendo conto che se il fine ultimo di una società è far approdare i propri giovani in prima squadra, è necessario che siano pronti per farlo, ad ogni modo io mi occupo di sport puro non del lato burocratica, mi auguro che chi sia preposto a farlo sappia prendere le decisioni opportune che mettano tutti nelle stesse condizioni senza vantaggi o svantaggi”.

Cosa ti auguri e cosa auguri alla Valceresio per questo nuovo inizio?
Come ho detto mi auguro che non ci siano più passi indietro, dobbiamo guardare avanti e puntare a riprenderci la nostra normalità, mi auguro anche che la Valceresio dimostri di che pasta è fatta, in questo caos si troverà in difficoltà chi puntava al risultato, alla partita del weekend, se ci sono dei valori ora è il momento di farli emergere perché come dico sempre io i giovani sono cemento fresco, il loro entusiasmo e la loro delusione è facilmente malleabile, ma dipende tanto dall’impronta che intendi lasciare”.

Mariella Lamonica

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