Gentile 6.5: Prova a caricarsi la squadra sulle spalle, giocando da playmaker per buona parte del match in assenza di Kell infortunato. Pericoloso più nel tiro da due che dalla lunga distanza, ha il merito di attrarre a sè spesso e volentieri tutta la difesa cremonese, riuscendo ad aprire spazi interessanti per i compagni quando non prova l’iniziativa personale. C’è sicuramente da lavorare anche per lui, così come per tutta la squadra, sulla fase difensiva, ma è indubbio che sia la prima risorsa offensiva per la nuova Openjobmetis 2021-2022.
Beane 5: Che fosse fuori forma lo si sapeva e lo si nota chiaramente in campo. Soffre terribilmente il duo Pecchia-Spagnolo, non riuscendo quasi mai a mettere sul parquet quell’intensità difensiva mostrata la scorsa stagione e caratteristica per la quale Varese lo ha fortemente voluto rifirmare quest’estate. In attacco i tanti errori al tiro e la poca lucidità nella lettura di alcune situazioni sono anch’esse figlie della scarsa condizione atletica, ma dopo solo una settimana di lavoro in gruppo è più che auspicabile.
Sorokas 6: Concretezza allo stato puro. Mai banale in ogni cosa che fa, sia a livello offensivo, dove si fa trovare spesso e volentieri al posto giusto nel momento giusto, sia in difesa, dove cerca di organizzare la squadra e di gestire una fase difensiva varesina ancora in alto mare.


De Nicolao 5: Sfrutta malissimo la prima opportunità di prendersi quel ruolo da leader auspicato in assenza di Kell. Perde nettamente il confronto con il maestro Poeta e si mostra ancora troppo timido in attacco, spesso richiamato anche da Vertemati. In cabina di regia Varese ha bisogno del miglior De Nick, soprattutto in queste gare in cui mancherà Kell, perché è l’unico play puro della squadra e se non gira lui i compagni fanno fatica.
Wilson 5: Brutta prestazione della guardia americana. Non riesce mai ad entrare in partita mettendosi in ritmo in attacco e per un giocatore catch and shoot come lui, la poca e confusionaria difesa che mette in mostra è solo la diretta conseguenza di questo. C’è sicuramente una forma fisica anche per lui da migliorare, ma quell’impatto a livello di struttura che ci si auspicava nella marcatura 1vs1 con gli esterni avversari è ancora lontana dall’essere raggiunta.
Egbunu 6,5: Domina come suo solito in mezzo all’area, guadagna rimbalzi e crea spazio per i compagni. Si sacrifica in maniera encomiabile in difesa, ergendosi a ultimo baluardo di una retroguardia ancora in fase di assestamento. Da migliorare sicuramente alcune situazioni di gioco spalle a canestro, ma la nota positiva è una condizione atletica già di buon livello.


Ferrero 6: Da una grossa mano andando a ricoprire lo slot di ala piccola lasciato scoperto da Gentile, impegnato a fare il playmaker. Tanta legna in difesa per il capitano che cerca di far girare al meglio la squadra in attacco, seguendo i dettami di extra pass poco sfruttati in questa partita dai compagni. Male anche lui nel tiro dalla lunga distanza, in una serata nera per tutta Varese da questo punto di vista.
Jones 7: Dopo 18 mesi di inattività torna in campo sfoderando una grande prova, tanto da risultare il migliore dei suoi al termine del match. Dimostra una condizione fisica tra le migliori della squadra, grande propositore in attacco, è una continua spina nel fianco per Agbamu e Sanogo sotto il ferro. In difesa si mette spesso in luce per il sacrificio e per le stoppate con cui cerca di tenere a galla i suoi nel momento più difficile della gara. Non è un caso che il miglior momento di Varese coincida con la sua parte di gara più prolifica a metà secondo quarto.

Alessandro Burin

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