I primi giorni di questo 2021 stanno regalando al mondo del basket grosse novità per quanto riguarda la ripartenza di tutto il movimento. Così, dopo la nuova lista di squadre che la FIP ha inserito nelle categorie di preminente interesse nazionale inviata al CONI e che permetterebbe a tutte le squadre, dai Senior alle giovanili di ripartire, i protocolli per la ripresa degli allenamenti resi pubblici la scorsa settimana hanno dato il definitivo via libera alla ripresa delle attività.
E’ di ieri, inoltre, la notizia che anche l’ultima categoria appartenente al minibasket, ovvero gli Esordienti delle annate 2009 maschile e 2009 e 2010 femminile, essendo soggetti a visite medico-sportive, potranno riprendere anch’essi gli allenamenti, sotto il tesseramento di Under 13.

Con questa novità, coincide anche la ripartenza delle attività in casa Varese Academy che, dopo aver visto i suoi ragazzi della foresteria partecipare attivamente agli allenamenti della Openjobemtis sopperendo alla mancanza di uomini che il focolaio di covid-19 ha causato, vede finalmente il ritorno in campo di tutto il settore giovanile.
Matteo Colombo, responsabile di Varese Academy, racconta come avviene questa ripartenza, con la fiducia che presto si trovi anche il format migliore per poter dare il via alle competizioni che entro il 7 marzo devono ricominciare.

Come riparte l’attività di Varese Academy?
“Ieri abbiamo ripreso con l’Under 18, che riguarda anche la Serie C e l’Under 15, oggi con l’Under 16 e poi a seguire Under 14 e Under 13. Nel corso della settimana riprende tutto il settore giovanile, insomma. Prima di iniziare facciamo fare a tutti gli atleti e a tutti i componenti dello staff i tamponi molecolari dal medico preposto che poi certifica il tutto. La sicurezza in questo momento è la cosa fondamentale. Nel caso di esito negativo si va subito tutti in campo, se invece dovessimo riscontrare delle positività, il ragazzo positivo viene mandato a casa e poi partirà l’iter procedurale indicato nei protocolli, contattando l’Asl e via dicendo”.

Ieri la FIP Lombardia ha anche reso nota la possibilità per gli Esordienti di riprendere gli allenamenti. Come vi ponete in merito a questo, pensate anche voi di ripartire con questi gruppi?
“Sì, assolutamente. Non abbiamo ancora stilato un calendario, ma è nostra intenzione coinvolgere anche questa categoria, l’ultima fascia di minibasket. E’ importantissimo far tornare in palestra questi bambini che poi sono quelli che più stanno soffrendo in tutta questa situazione perché è un anno che praticamente sono fermi. Avevano fatto qualcosa quest’estate sui canestri all’aperto, ma le fasce più basse del minibasket no perché giustamente per loro è ancora più un divertimento che un gioco e non riuscivamo a fare un certo tipo di lavoro”.

Come pensate di strutturare la ripresa degli allenamenti?
“Sarà una ripresa graduale. Ci sono ragazzini che vengono da un periodo di inattività più lungo rispetto ad altri come, ad esempio, i ragazzi della foresteria che invece si sono sempre allenati. Chi non ha la possibilità di avere un giardino o un canestro in casa in questo periodo ha fatto più fatica e, poi, allenarsi da soli non è mai come farlo in gruppo, soprattutto dal punto di vista del ritmo dell’allenamento. Quindi sarà una ripresa step by step con 4 allenamenti per Serie C Gold e Under 18, 3 per gli Under 16, 3 per gli Under 15 e un allenamento a testa per esigenze di spazio per Under 14 e Under 13. Prima ci appoggiavamo alla palestra del Pala Cus, in via Monte Generoso, ma in questo momento è stata giustamente adibita a spazio per fare i vaccini e quindi, avendo una prima squadra e dovendo dipendere dalle loro esigenze, abbiamo deciso di ripartire con più ore per le fasce più alte, pronti a riprendere a ranghi completi per tutti appena il Comune ci darà la disponibilità di un’altra palestra”.

In questo periodo difficile per la prima squadra a livello di uomini disponibili, avete dato una grossa mano alla prima squadra di Varese. Una bella soddisfazione.
“Sì, viste le loro difficoltà a livello di numeri a causa del Covid-19 che ha colpito il gruppo, per una settimana sono stati aggregati agli allenamenti della squadra tutti i ragazzi della foresteria. Per loro è stato un bellissimo riconoscimento nonché un’emozione respirare l’aria della prima squadra. E’ stato anche un ritorno all’attività e penso soprattutto ai due ragazzini africani che sono a Varese da un anno e non hanno potuto ancora disputare una partita. Si sono comportati bene e siamo soddisfatti”.

Sei ottimista sulla ripresa in tempi brevi delle competizioni?
“Per natura sono pessimista, ma in questo caso invece mi sento positivo. E’ chiaro che siamo ancora in una situazione complicata per i contagi e per il virus, ma a livello sportivo, parlo almeno per noi, i ragazzini nel nostro ambiente sono molto più controllati e tutelati in palestra di quanto sarebbero se dovessero andare in giro. In più, per i ragazzi di 15-16 anni penso sia fondamentale riprendere a fare sport perché non possono studiare e basta tutto il giorno senza potersi sfogare neanche un po’. Mi sbilancio e dico che nel giro di un mese spero possano riprendere le competizioni, magari con format diversi come possono essere dei concentramenti o degli interzona. Tra l’altro, ritengo che a breve si prenderà una decisione riguardo per lasciare 3 settimane di preparazione alle squadre e ripartire senza sforare il limite del 7 marzo, data ultima per il via delle competizioni e non perdere l’anno”.

Alessandro Burin

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