E’ una settimana di riflessioni importantissima in casa Openjobmetis Varese. In attesa di poter finalmente annunciare Adriano Vertemati come nuovo allenatore biancorosso, con il Bayern Monaco che ieri ha perso gara 1 delle finali playoff della Bundesliga tedesca per 89-86 contro l’Alba Berlino, le manovre sul mercato giocatori non si fermano, anche se chiaramente ogni sorta di operazione a livello concreto e finale sarà fatta solo dopo l’arrivo del nuovo coach.

Intanto, però, i ragionamenti abbondano ed i sondaggi anche, in particolare per definire quella che sarà la base più solida di ripartenza della squadra, ovvero il parco italiani. Tenuto conto che i due capisaldi di questo progetto sono e saranno i cervelli della squadra, Ruzzier e De Nicolao, Varese sta invece valutando il trio di ali, Strautins, Ferrero e De Vico, con l’ ex Cremona ad oggi che è il più sicuro di restare.
Importanti riflessioni riguardano sia Strautins che capitan Ferrero, entrambi con uscita al 30 giugno: il primo perché non vuole accettare il ruolo di possibile cambio nello slot di ala piccola, dove la Openjobemtis vuole inserire come titolare un americano capace di dare maggior potenza di fuoco e pericolosità offensiva, mentre il capitano, più per ragioni anagrafiche che per altro, rischia di dover pagare il fio, a dispetto della scelta societaria di una squadra sempre più giovane e soprattutto con la volontà di non avere rotazioni a 10 giocatori lunghe, ma inserendo un giovane.

In questo ballottaggio sono tanti i fattori in campo: Strautins ha sicuramente fatto una buona stagione da ala titolare vista la giovane età ed il peso del ruolo, però nella seconda metà dell’annata il giovane di Jurmala ha fatto moltissima fatica, riuscendo ad andare in doppia cifra solo 4 volte e dando spesso l’idea di essere un copro estraneo al gruppo. Le qualità, la stazza fisica ed il potenziale del ragazzo sono elevatissimi e nelle mani di un sapiente maestro di giovani come Vertemati potrebbe trovare la definitiva consacrazione.
La società, per tutte queste motivazioni, prima di lasciare andare Arturs ci penserà non due ma tre volte. E’ chiaro però che le richieste del ragazzo dovranno essere anche in linea con un normale percorso di crescita, senza il paletto imprescindibile della titolarità assicurata sopra ogni cosa che non potrebbe essere assicurata da parte della società.

Per quanto concerne capitan Ferrero, se l’anagrafica non gioca dalla sua, si parla di uno dei capitani più rappresentativi e longevi della storia di Varese. Un affidabile gregario in campo, dotato di una duttilità unica, potendo giocare sia da 3 che da 4 indistintamente e gigantesco uomo spogliatoio che, in un progetto con tanti giovani, lo vede figura fondamentale a livello di trasmissione di valori e di unione del gruppo anche nei momenti più difficili, come capitato quest’anno.
L’ipotesi di un nuovo contratto 2+1 a cifre ridotte per il capitano ad oggi non è un’ipotesi ancora così chiara e definita, anche se rispetto a qualche giorno fa i contatti tra le parti sembrano meno freddi, partendo dall’assunto certo che Ferrero ha già fatto la sua scelta di rimanere tempo fa. 

Completa il quadro la volontà sempre più forte e concreta della società di inserire Virginio stabilmente all’interno delle rotazioni, per un ragazzo che cresce a vista d’occhio, che accoglierebbe con entusiasmo la soluzione anche di decimo in squadra e permetterebbe di avere minor forbice di scelta in termini di rotazioni continue a Vertemati, che lavorerebbe comunque alacremente sul ragazzo.

Per quanto concerne il discorso stranieri, trova conferme quanto anticipato sulla volontà di Varese di provare a tenere Beane come sesto uomo d’assalto, anche se questa prospettiva dovrà essere confacente alle volontà della guardia americana, che nella Città Giardino si è trovata a meraviglia e che rappresenterebbe già un grande colpo per i biancorossi.
Con lui il solito discorso di Jones che, se da un punto di vista tecnico non ha bisogno di conferme, sarà valutato ancor di più sul lato atletico. Nonostante le risposte confortanti nella settimana passata in Lombardia tra campo e controlli, servirà un’ulteriore valutazione per quello che sarebbe un capo saldo della prossima stagione. 

Gli obiettivi primari ad oggi e che saranno quelli su cui società e allenatore lavoreranno maggiormente sono la scelta non solo di due giocatori perimetrali, guardia e ala piccola, ma soprattutto del duo di lunghi che sarà decisivo e che ad oggi vede le due caselle vuote. Scola è un capitolo a parte, mentre per Egbunu non è ancora detta l’ultima parola anche se su di lui ci sono gli occhi di tante squadre dopo l’ottima metà stagione passata all’ombra del Sacro Monte.
Per quanto riguarda il cambio del lungo, la pista Caruso affascina e sarebbe in linea con il piano tecnico, tutto però dipenderà dalla scelta del pivot titolare, perché la coppia Egbunu – Caruso difficilmente si realizzerà, con Varese che vuole almeno un giocatore già pronto e fatto per battagliare sotto i ferri.

Alessandro Burin

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