Si avvicina l’estate e con essa la voglia, quest’anno più che mai, di tornare a stare all’aria aperta e vivere un po’ di quella normalità che tanto ci sta mancando. Una normalità che soprattutto per bambini e ragazzi è fondamentale per potersi esprimere al meglio nelle loro passioni e tornare a fare ciò che più amano: stare insieme e vivere quelle dinamiche che la socialità crea e che il covid-19 ha tolto in maniera disarmante.
In questo discorso rientra appieno la possibilità di fare sport e divertirsi, per recuperare i mesi persi di un’annata complicata ed influenzata dalla pandemia. Ecco che si presenta così, come una bellissima iniziativa e opportunità di ritrovare la pallacanestro anche in estate, il Varese Basket City Camp: una settimana di sport e divertimento all’insegna della pallacanestro.

L’iniziativa, patrocinata da Pallacanestro Varese e organizzata da Varese Academy, avrà luogo dal 28 giugno al 3 luglio, con la possibilità d’iscrizione per tutti i bambini della provincia che appartengono alla categoria minibasket, quindi le annate dal 2009 al 2013 per un massimo di 60 posti; per quanto concerne invece i ragazzi più grandi, l’iniziativa è aperta per l’under 13, under 14, under 16 e under 18, sempre per un massimo di 60 posti.
Ci saranno grandi ospiti tutta la settimana e la presenza fissa di quattro allenatori come Fabio Corbani, Davide Villa, Andrea Diana e Alberto Seravalli a condurre le varie attività in un orario compreso tra le 9 e 12 la mattina e le 14.30 e le 17.30 il pomeriggio. Il costo è di 180€, prezzo che include anche 2 t-shirt e una gym sack. Per chi non volesse aderire alla giornata completa c’è anche l’opzione mezzo dì, al costo di 100€, compreso di sacca e t-shirt. 

Sarà dunque una bellissima opportunità di vivere pallacanestro al 100%, sotto una grande organizzazione. Questa infatti non sarà altro che solo una delle tantissime tappe che il progetto City Camp porterà in quasi tutta Italia, sotto l’egida di Alto Livello Basket Tour, partendo da Bergamo e passando per Pordenone, Varese, Chiavenna, dove ci sarà un camp unico solo dedicato al mondo femminile sia fuori che dentro al campo, Livorno, Ferrara, Folgaria e Roma, coinvolgendo tantissime società.
Un progetto che non si vuole fermare all’estate, ma vuole andare avanti anche in inverno per arrivare poi a sviluppare una scuola di 3vs3 che verrà portata nelle varie scuole come formazione per gli allenatori e per i ragazzi, in un’iniziativa che vedrà coinvolte anche alcune realtà di Varese, Milano, Como e provincia.

Varese Basket City Camp è quindi solo una fermata del grande percorso costruito da Alto Livello che, come ci racconta Fabio Pozzi, socio del progetto insieme a Matteo Miglio nonché Direttore Responsabile del settore giovanile di Urania Milano, vuole dare la possibilità a tanti ragazzi di riprendersi tutto quel divertimento nel fare basket che il covid ha tolto in questi mesi: “La settimana di attività al Varese Basket City Camp sarà impostata sullo sviluppo tecnico condotto da Fabio Corbani, cercando di fare qualcosa di diverso e di nuovo. Non sarà il solito camp concentrato sui fondamentali individuali, perché i ragazzi dopo un anno e mezzo di lezioni a distanza piuttosto che di lavoro individuale in palestra hanno voglia di tornare a fare pallacanestro. Il nostro camp vuole essere indirizzato più al gioco, al riscoprire il contatto fisico, a vivere di vero basket in un ritorno alla normalità di cui hanno bisogno. Ci dovrà essere agonismo e competizione nelle gare e nei giochi che faremo, facendo riscoprire ai ragazzi quell’emozione persa in quest’anno. Il tutto con un occhio di riguardo alla parte tecnica, con i nostri capo – allenatori che interverranno nelle fasi di gioco dando nozioni tecniche. Tutti avranno la possibilità di ricevere dei consigli o di migliorare i fondamentali ma partendo dal momento di gioco. Andiamo un po’ al contrario diciamo rispetto alla solita impostazione. 

A livello di sicurezza come gestirete le attività?
“Avremo un protocollo studiato ad hoc per il City Camp con un medico che ci seguirà durante l’attività e rispetteremo le norme che in quel momento ci saranno per queste attività. Personalmente ritengo inutile fare i tamponi per bambini che torneranno a casa tutte le sere dalla famiglia e, non vivendo un contesto di bolla, penso che fare un tampone all’inizio sarebbe inutile e non servirebbe a niente, e lo dico da persona che lavora in ambiente sanitario con vari ambulatori. Vogliamo che il camp sia un momento di ritorno alla normalità, sempre stando attenti a seguire quelli che saranno i protocolli imposti e le norme di sicurezza”.

Ci saranno anche grandi ospiti in questa tappa varesina..
“Sì, cercheremo di coinvolgere i giocatori della Pallacanestro Varese ma anche esponenti del basket femminile come l’icona Chicca Macchi in un’iniziativa  aperta a tutti i ragazzi di tutte le società della provincia dal minibasket al settore giovanile. Le palestre e i campi di gioco dove verranno svolte le attività del camp verranno rese note al momento dell’iscrizione”.

Alessandro Burin

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