Attraverso il comunicato odierno il Consiglio Federale della FIGC ha accolto la richiesta della LND riducendo a due il numero delle squadre che retrocederanno in Eccellenza.

Può gioire il Città di Varese (a +8 sulle ultime due) che domenica ospiterà al “Franco Ossola” il Borgosesia per portarsi a +11 e ipotecare la permanenza in Serie D. Gioire sì, ma abbassare la guardia no e a sottolinearlo sono il presidente Stefano Amirante e il ds Gianni Califano.

È un comunicato che non sposta nulla per quanto mi riguarda – taglia corto Califano (nella foto del Città di Varese a destra) – e non entro nel merito della decisione. Noi dobbiamo solo continuare a pedalare e far punti. Sicuramente ora siamo in un’altra situazione di classifica e la salvezza è più vicina, ma la stagione non è ancora finita: i ragazzi, e su questo non ho alcun dubbio, sanno qual è il loro dovere”.

Il numero uno biancorosso commenta invece così: “Non è una novità perché lo dicevo da mesi; sapevo che la scelta era stata ufficiosamente già presa e bisognava solo aspettare che venisse formalizzata. A noi, comunque, cambia relativamente poco perché se da un lato ci dà una certa tranquillità, dall’altra non cambia il nostro obiettivo: mettere sei squadre dietro di noi”.

Alla luce della modifica nel regolamento, la sfida con il Borgosesia assume dunque ancor più peso specifico perché, vincendo, si darebbe il quasi definitivo colpo di grazia alle speranze granata. “Sarà una partita di massima importanza – conferma Califano – perché ci capita quasi a pennello, ma come ho detto prima non cambia nulla per noi: entreremo in campo per vincere e mister Rossi sa bene quali tasti toccare per tenere sul pezzo il gruppo. Finché la matematica non lo conferma non voglio sentir parlare di gratificazioni; ce le prenderemo quando sarà il momento. Io posso solo dire di esser fiero per ciò che stanno facendo questi ragazzi perché se le altre 165 squadre fossero state nella nostra situazione avrebbero avuto molti più problemi”.

Sulla stessa linea si muove Amirante che sentenzia: “Cambia una regola, ma non deve cambiare il nostro approccio al campionato: mi aspetto che la squadra giochi esattamente come sta facendo in questo periodo anche perché potremo finalmente giocare due partite con il pubblico allo stadio e, anche se non parliamo di finali, saranno due match fondamentali”.

La sensazione è che il Città di Varese abbia trovato la svolta dopo il ko contro il Casale, ma secondo il presidente il momento chiave è stata proprio la vittoria contro il Borgosesia nel girone d’andata: “Quel giorno ha iniziato a formarsi la squadra del mister, non tanto negli uomini ma nell’impostazione e nelle idee di gioco perché il gruppo di oggi è figlio del carattere dell’allenatore a cui vanno dati tutti i meriti. Dà allora abbiamo praticamente sempre fatto la partita e questo mi rende davvero contento; contro il Casale abbiamo pagato cinque minuti di blackout e direi che un passaggio a vuoto ci può stare”.

A rendere orgoglioso il presidente è stato proprio l’atteggiamento della squadra, soprattutto nelle ultime due partite contro squadre di vertice. “Posso tranquillamente dire che abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato – conclude Amirante – ma resta la prestazione; il Gozzano fra non molto festeggerà la promozione in Serie C e la differenza tra noi e loro non si è vista”.  

Matteo Carraro

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